LATINA – Sono state diverse le reazioni del mondo politico provinciale di Latina a poche ore dall’inattesa notizia della scomparsa, a 88 anni, di Papa Francesco. “L’uomo venuto dalla fine del mondo” in 12 anni del suo pontificato non ha mai visitato la provincia pontina a differenza di quanto avevano fatto i suoi due predecessori, papa Benedetto e San Giovanni Paolo II.
La Basilica cattedrale di Gaeta non è riuscita ad accogliere lunedì pomeriggio i tanti fedeli che, insieme al presbiterio e all’intera comunità diocesana hanno accolto l’invito dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, a partecipare ad una messa in suffragio “della sua anima e per ringraziare il Signore di averlo donato come Pastore umile e buono alla sua Chiesa”.
La notizia della scomparsa di papa Bergoglio la mattina del Lunedì dell’Angelo ha sorpreso anche la Diocesi di Latina e, con essa, il Vescovo Mariano Crociata: ”Non è il momento di bilanci, anche se subito dobbiamo dire che guardato nell’insieme, l’opera di questi anni, di questi 12 anni, è un’opera straordinaria di rinnovamento della Chiesa e di annuncio del Vangelo nel mondo di oggi, di dialogo con tutti, di promozione e di ricerca della pace, soprattutto in questi ultimi anni di guerra e di attenzione e vicinanza ai poveri e di cura nei confronti dell’ambiente. Penso che abbiamo molto su cui riflettere e molto su cui ancora lavorare perché – ha aggiunto Crociata nell’intervento video allegato – i compiti che ci ha indicato conservano un valore che va al di là delle circostanze in cui sono stati manifestati e sono i compiti della Chiesa di oggi. Preghiamo per lui, preghiamo per la Chiesa, rinnoviamo il nostro impegno in questa fase nuova che ci attende”.
Il sindaco di Gaeta Cristian Leccese è stato tra i primi ad autorizzare le bandiere a mezz’asta dal loggione centrale del palazzo di piazza XIX Maggio. Era vice sindaco nel 2014 quando, affiancato dall’allora parroco della chiesa di San Nilo, incontrò papa Francesco dopo un’udienza generale del mercoledì: “Papa Bergoglio è stato uomo di fede e instancabile testimone di pace, giustizia e dignità. Con la sua parola semplice e potente ha saputo parlare al cuore del mondo, unendo credenti e non credenti nel segno dell’umanità e della solidarietà. Durante il suo pontificato ha più volte ricordato il valore del servizio, del sacrificio silenzioso e dell’impegno quotidiano. Parole che toccano da vicino ogni amministratore pubblico” Per il sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo papa Francesco è stata una guida spirituale che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di milioni di persone. Piangiamo in queste ore la perdita di un uomo che ha saputo incarnare i valori di umiltà, amore e speranza, diventando un punto di riferimento per credenti e non credenti. Papa Francesco è stato un messaggero di pace e di solidarietà, un esempio di coraggio e di apertura verso il prossimo. La sua voce si è levata con forza per difendere i più deboli e per costruire un mondo più giusto e fraterno. La sua eredità spirituale e umana continuerà a illuminare il nostro cammino”.
Per il sindaco di Formia Gianluca Taddeo quello di lunedì mattina è “stato un risveglio triste e doloroso, credo per tutti. Il nostro amato Papa Francesco ha terminato il suo percorso terreno. Rimarrà per sempre nei cuori di tutti per la preziosa umiltà del suo essere Pontefice, per la spontaneità del suo farsi uomo comune, per la semplicità del suo vivere quotidiano”. Il primo cittadino ha voluto ricordare le prime parole pronunciate al mondo da papa Bergoglio alcuni minuti dopo la sua elezione:” Fece intendere la “rivoluzione” positiva che il suo Pontificato avrebbe realizzato. Furono parole con cui fece intendere immediatamente la “rivoluzione” pacifica e positiva che il suo Pontificato avrebbe portato nel mondo. Rimarrà per sempre Francesco, l’amato Papa del popolo”.