FORMIA – L’intelligenza artificiale di Google sostiene che la vita di Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe, non ha alcun legame con Formia, ma i Formiani hanno deciso di farle cambiare idea. A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 4 gennaio 2015, la città del Sud pontino rinnova i suoi legami con il bluesman napoletano, che si stabilì nel quartiere di Vindicio negli anni ottanta ed insieme alla sua famiglia visse la quotidianità della vita fuori dagli schermi e dal palco. La giunta comunale di Formia ha infatti deciso di dedicare all’artista una piazzetta in via del Porto Caposele, luogo di archeologia, ma anche di teatro. La terrazza sul mare è stata individuata lungo il percorso della “Passeggiata di Cicerone”, che collega la Pineta di Vindicio con la Marina di Castellone, area archeologica comunemente attribuita a Villa di Nerva.
In questi ultimi anni a Formia si sono svolte molte iniziative per ricordare il legame tra la città, dove i suoi figli hanno studiato e frequentato la parrocchia del Sacro cuore di Gesù e segnatamente la chiesa di Stella Maris e Villa Laura (già villa Leonetti Leonetti ed oggi Vila Maria Teresa), il complesso, all’epoca di proprietà delle suore Eucaristiche di San Vincenzo Pallotti. Nel 2019, la precedente giunta comunale avanzò una richiesta per dedicare una piazzola in via Tito Scipione, nei pressi dell’edificio sacro. Fu inviata tutta la documentazione in prefettura, come accade quando si vuole modificare la toponomastica. Il parere rilasciato della soprintendenza e la società romana di Storia Patria fu però negativo e la prefettura dovette bloccare tutto perché non erano trascorsi i 10 anni dal decesso, come prevede in questi casi la legge.
I lavori per la realizzazione del primo tratto della passeggiata di Cicerone sono partiti a settembre 2024 con la posa in opera dei sampietrini che, si prevede prima dell’estate, ricopriranno anche la superficie di calpestio della terrazza, prima dell’apertura della stagione teatrale che per il decimo anno si svolgerà nell’adiacente “Arena di Cicerone”. Sarà un momento anche per confermare i legami con la sua famiglia, che in questi anni è intervenuta più volte in manifestazioni pubbliche, compresa la presentazione del volume dedicato da Alessandro Daniele al genitore. Negli ormai famosi studi di via Filippo Sciarra, con la sua etichetta Bagaria, Pino Daniele divenne negli anni ottanta un punto di riferimento per la musica nazionale ed un ambasciatore sul piano internazionale di una propria cifra artistica, ottenuta partendo dal blues e contaminata poi con altri generi.
Tra i brani indimenticabili c’è sicuramente “Anna verrà”, dedicata all’icona del cinema italiano Anna Magnani. Massimo Ranieri raccontò di averla ascoltata per la prima volta negli studi di Formia. In un primo tempo doveva essere lui stesso a lanciarla, poi fu lo stesso Daniele a portarla ad uno strepitoso successo che gli valse la targa Tenco. Quel brano, eseguito in una emozionante versione acustica in diretta da Formia durante un collegamento televisivo con il concertone del Primo Maggio di piazza San Giovanni a Roma del 1990, è rimasto nel cuore dei suoi estimatori.
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