Gaeta / Il caso ex Stazione non si chiude: opposizioni all’attacco su prescrizioni e abbandono

GAETA – Il comune di Gaeta torni a valutare “seriamente” la possibilità di avviare la procedura per l’acquisizione al proprio patrimonio immobiliare l’area del piazzale dell’ex stazione. Lo deve diventare perché “è nevralgica e fondamentale per le sorti del paese e dei suoi cittadini” e, nonostante la scorsa settimana per molti dirigenti ed amministratori comunali è intervenuta la prescrizione per il reato di lottizzazione abusiva mentre il reato di abuso d’ufficio è stato cancellato grazie ad un “altro regalo all’Italia del governo Meloni”.

Sono ficcanti le dichiarazioni della neo segretaria cittadina del Partito Democratico, l’avvocato Marilisa Di Milla che ha promosso un confronto a distanza con il sindaco di Gaeta Cristian Leccese: “Se gli imputati tirano probabilmente un sospiro di sollievo, Gaeta e la sua gente che fa? Il Sindaco oltre le battute da bar (con tutto il rispetto) fatte durante l’ultimo consiglio non ha detto altro e non ha mai fatto altro. D’altronde il disinteresse per questa vicenda del sindaco e della sua giunta si è palesato con la scelta di non costituirsi parte civile nel giudizio penale e ancora prima con la “disattenzione e distrazione” nell’approvazione delle delibere del 2019 oggetto anche di questo giudizio penale. Noi a tutto ciò non siamo indifferenti. Non lo sono mai stati i Consiglieri del Partito Democratico che – osserva la segretaria Di Milla – hanno più volte richiesto all’amministrazione comunale di centro destra di avviare iter procedimentale e giuridico per acquisire concretamente al patrimonio comunale quest’area così fondamentale per Gaeta, i suoi residenti, le sue attività commerciali e i turisti. Pensiamo alla disastrata viabilità, alla mancanza di vie di fuga in caso di calamità. Allo stato dei fatti manca anche la viabilità pedonale. Basti pensare che prima in quest’area si facevano manifestazioni e mercati. Si poteva liberamente parcheggiare facilitando anche i visitatori e il commercio. Ora – ha concluso l’esponente Dem – neanche più questo”

A polemizzare con i vertici dell’amministrazione comunale di Gaeta anche l’associazione “La Piazza, la sezione ed il gruppo territoriale del Sud Pontino del Movimento Cinque Stelle. Simone Avico considera la vendita nel 2019 del piazzale dell’ex stazione da parte dell’ex Consorzio Industriale del sud pontino alla Cavour Immobiliare” (con il silenzio dell’allora amministrazione comunale di Gaeta) una “delle pagine più offensive degli ultimi anni per Gaeta, intendiamo dire la nostra: La Città ha perso un’altra volta! Tuttavia c’è stato qualcuno che ha esultato ritenendo che sentenza del Tribunale di Cassino è da intendersi di tipo assolutorio per tutti gli imputati che a vario titolo sono stati i soggetti del processo. La verità che qualcuno vuole nascondere é che nessuno di quegli imputati è stato assolto. Tutti hanno beneficiato della intervenuta prescrizione dei reati a loro ascritti e dell’abolizione del reato di abuso di ufficio”.

A dire del M5s (e non solo) la “prescrizione non è assoluzione! Rimangono intatti i giudizi negativi sia politici che morali su tutti coloro che si sono macchiati dei reati a loro contestati e per i quali il giudice dell’udienza preliminare li ha rinviati a giudizio. Ciò significa che i fatti all’epoca contestati non sono stati cancellati da nessuna sentenza. La prescrizione è solo il fallimento della giustizia . ha aggiunto Avico – Dagli ex imputati la Città si sarebbe attesa un sussulto di dignità dimostrando di rinunciare alla prescrizione per difendersi davanti al tribunale e dimostrare la loro completa estraneità ai fatti. Per gli interessi della città il problema non è risolto e il nostro impegno per ricondurre il piazzale della ferrovia all’uso pubblico, come è sempre stato, non muterà” – ha concluso l’esponente penta stellato.