CASSINO – Sono tornati liberi tre dei quattro arrestati nell’ambito dell’inchiesta della guardia di finanza di Cassino sui corsi per il Tfa all’Unicas: per Giovanni Arduini, Diletta Chiusaroli e Massimiliano Mignanelli sono stati revocati gli arresti domiciliari e non sono soggetti ad alcuna misura che limita la loro libertà. I primi due, entrambi docenti unicas, erano stati arrestati il 14 gennaio insieme a Giancarlo Baglione, titolare di una scuola privata di formazione con sede a Sora. Mignanelli invece, funzionario all’università ed ex presidente del consiglio comunale di Cassino, era stato arrestato qualche giorno dopo, in seguito all’interrogatorio preventivo davanti al Gip cui era stato sottoposto. Tutti erano ai domiciliari.
Per Chiusaroli, Arduini e Mignanelli sono state accolte le istanze presentate dai loro avvocati, Ivano Nardozi, Sandro Salera e Pasquale Cardillo Cupo. Una richiesta avanzata in seguito alla relazione finale depositata lunedì dalla guardia di finanza ed accolta dal Gip Alessandra Casinelli con parere favorevole anche del pm Corvino. A Baglione ancora non è stato notificato nulla: l’imprenditore gode comunque, già da diverse settimane, della possibilità di trascorrere due ore fuori con i figli minori ed aveva avanzato anche richiesta per poter partecipare alla messa di Pasqua. L’inchiesta ipotizza la corruzione per ottenere il titolo di specializzazione per gli insegnanti di sostegno: nell’ipotesi dell’accusa si arrivava a pagare anche 15mila euro.
A ricevere il denaro dai candidati, stando alla ricostruzione della finanza, era il titolare della scuola, che poi otteneva dal dirigente Unicas una ristrettissima lista di quesiti tra i quali i professori, nella commissione giudicatrice, avrebbero poi sorteggiato i test. Le domande venivano girate ai concorrenti in prossimità della prova. Questo è il quadro ricostruito dagli investigatori mai confermato dagli indagati che invece hanno respinto sempre le accuse mosse loro.