Lenola / Aggressione a Zizzo, nuovo arresto per Caroccia e Quinto

LENOLA –Sullo sfondo c’è sempre l’attentato incendiario che nel settembre 2023 distrusse l’utilitaria del sindaco di Lenola Fernando Magnafico in località Valle Bernardo dietro il provvedimento cautelare notificato in carcere a Nico Caroccia, di 42 anni e a Matteo Quinto, di 25 anni, entrambi di Lenola. I Carabinieri della Compagnia di Terracina gli hanno notificato un’ordinanza cautelare in carcere con l’accusa di aver partecipato al ferimento del 42enne Vincenzo Zizzo, ritenuto, insieme al 49enne Pasquale Spirito, uno dei due mandanti dell’incendio che distrusse un anno e mezzo fa la Citroen 3 del primo cittadino di Lenola. Caroccia e Quinto – secondo l’ordinanza custodiale emessa dal Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario su richiesta del sostituto procuratore Martina Taglione – avrebbero prima sparato un colpo di pistola all’indirizzo di Zizzo che, salvatosi miracolosamente, fu minacciato ancora di morte qualche giorno più tardi in un bar di Lenola. I Carabinieri del Maggiore Saverio Lojacono, grazie ad una serie di testimonianze e all’esame del sistema di videosorveglianza della zona, hanno smentito la ricostruzione della vittima secondo la quale la ferita per la quale si era rivolto al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi era stata provocata da un’accidentale caduta su un sasso. E secondo le indagini dei Carabinieri, condivise dalla Procura di Latina, Caroccia e Quinto avrebbero regolato, a loro modo, i conti contro Zizzo per risentimento: erano stati accusati sui social dall’aggredito di essere stati gli autori di un furto perpetrato Lenola nei mesi che precedettero l’aggressione portata a termine agli inizi del giugno 2024 ai danni del 63enne Antonio Grossi di Fondi. Per questa vicenda Caroccia e Quinto si trovano tuttora in carcere. Grossi, che viveva da solo, fu rinvenuto cadavere dal fratello in un’abitazione del centro storico. Furono sempre i Carabinieri a capire che quel decesso non fu provocato da un malore e tantomeno da un furto degenerato in tragedia.