FORMIA – Le festività patronali da sempre si organizzano con il generoso contributo economico dei fedeli devoti e delle più importanti realtà produttive ed imprenditoriali della città ma da giorni sta facendo rumore il rifiuto, decisamente coraggioso, fornito dal comitato che organizza la festività patronale più importante della provincia di Latina, quella in onore di San Giovanni Battista a Formia. Un rifiuto garbato e frutto di una riflessione promossa dalla guida della parrocchia dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista pare su input niente meno dell’arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, sulla disponibilità economica fornita da un’importante impresa di costruzione che si era detta a rinnovare il suo contratto di sponsorizzazione dell’edizione 2024.
Il comitato dei festeggiamenti ha dovuto prendere atto delle indicazioni e dei suggerimenti arrivati dai sacerdoti e dallo stesso presule della Chiesa del Golfo e questo “no” ad accettare l’importante contributo è stato duro da ingoiare alla vigilia della ricorrenza patronale 2025 di San Giovani che nell’anno giubilare riveste una particolare valenza anche in prospettiva dell’”Incontro” delle statue raffiguranti i due Patroni di Formia in programma il 2 giugno – giorno della ricorrenza di Sant’Erasmo – e il 24 in occasione della festività, appunto, di San Giovanni Battista.
Ma il rifiuto del comitato organizzatore di questa seconda ricorrenza religiosa ad avere confermato il contributo economico del 2024 sarebbe stato definito “inevitabile” alla luce delle prime indiscrezioni che riguarderebbero una serie di attività di verifica in corso su questa impresa di costruzione. In subbuglio ci sarebbero altri comitati promotori di festività religiose nel sud pontino che dai rispettivi sacerdoti – vengono definiti assistenti ecclesiastici – avrebbero ricevuto indicazioni a rifiutare contributi economici da parte di imprese “sospette”