CAMPODIMELE – Due candidati di area Forza Italia ed uno vicino al Partito Democratico. O almeno. Sono giorni importanti quelli in corso per la futura guida operativa del più importante parco regionale gestito dalla Regione Lazio, quello dei Monti Aurunci. Il commissario straordinario dell’ente di Campodimele, l’ingegnere gaetano Fiorello Casale, ha comunicato al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, all’assessore regionale al bilancio e ai Parchi, Giancarlo Righini e alla direttrice del settore Ambiente della Regione Lazio Wanda D’Ercole la terna degli aspiranti candidati per l’incarico, prestigioso, di direttore dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci.
Il commissario straordinario ha preso atto dell’esito della prova orale della procedura selettiva che, indetta dallo stesso ingegnere Casale con il bando pubblicato lo scorso 2 gennaio in base all’articolo 24 della legge regionale istitutiva dei parchi regionali, la numero 20 del 6 ottobre 1997, c’era stata lo scorso 28 marzo. La nomina potranno contendersela il direttore uscente Giorgio De Marchis, 57 anni a maggio, di area Pd (sua moglie, l’avvocato Elisa Fiore, è consigliera al comune di Latina); il candidato a sindaco del centrodestra al comune di Itri alle amministrative del 25 e 26 maggio prossimi, l’architetto Andrea Di Biase, di 52 anni (è responsabile attuale dell’area tecnica dell’ente Parco Riviera di Ulisse) e Giuseppe Antonio Treglia, 50 anni il prossimo giugno, anch’egli funzionario del “Riviera di Ulisse”.
Il commissario Casale nella lettera inviata alla Regione ha specificato come la selezione da cui è scaturita la terna segnalata alla Regione Lazio abbia “tenuto conto dei requisiti, dall’esperienza maturata in ambito gestionale ed ambientale nonché dall’esito dei colloqui individuali”. Se De Marchis appare sulla carta favorito per la sua conferma, le segnalazioni di Di Biase e di Treglia confermano come sia in atto una guerra all’interno di Forza Italia. Se il candidato sindaco del centrodestra al comune di Itri appare essere un’emanazione diretta del coordinatore regionale degli azzurri, il Senatore Claudio Fazzone, la nomination di Treglia arriverebbe da un altro e attiguo ambito di Forza Italia, quello dell’ex capogruppo alla Regione Lazio Pino Simeone di cui Treglia è stato a lungo segretario e collaboratore.
In lizza per diventare il neo direttore dell’ente Parco Regionale sono stati ventuno candidati, compreso lo stesso direttore di Latina che, alla luce dei risultati conseguiti a fianco dell’ultimo presidente (di area Dem) Marco Delle Cese e dell’attuale commissario straordinario Casale, mira ad una difficile anche se non impossibile conferma. L’ingegnere Casale nei colloqui del 28 marzo aveva valutato i curricula dei 10 dei 21 candidati promossi dopo una prima selezione. Naturalmente l’individuazione del nuovo direttore dell’ente parco non dipenderà soltanto dal contenuto del curriculum vitae (grado di preparazione, esperienze gestionali nel settore e affidabilità tecnico-amministrativa) ma anche dai nuovi equilibri venutisi a creare nel centrodestra, chiamato ora a definire gli aspetti apicali di questi enti e, nello specifico, dei parchi. E non è escluso – secondo quanto è trapelato – che la nomina del presidente Rocca possa avvenire dopo il voto alle amministrative del comune in programma tra quaranta giorni.
L’investitura del neo direttore del parco regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi avverrà, invece, a giorni. Il commissario straordinario, l’ex attaccante di Fiuggi di Napoli e Milan, Peppe Incocciati, ha selezionato la metà dei candidati presentatisi a Campodimele presso la sede del parco regionale dei Monti Aurunci. L’ex calciatore si è fatto affiancare da un “collegio di esperti” per operare, il 13, il 24 ed il 28 febbraio scorsi, una selezione per scremare la rosa degli aspiranti direttori. I colloqui finali si sono svolti il 17 marzo e hanno partorito ora la delibera commissariale, la numero 53, che da oltre due settimane è sulla scrivania del governatore Rocca e soprattutto dell’assessore regionale ai Parchi e al bilancio Giancarlo Righini Incocciati ha formalizzato una terna che ha un aspetto cromatico innovativo: è quasi completamente colorata di azzurro.
Due dei tre direttori del parco naturale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi sono, infatti, espressione di Forza Italia, il partito del commissario straordinario Incocciati. Se il direttore uscente (area Pd), Lucio De Filippis, è di Lenola, gli altri due – Ermenio Corina e Andrea Di Biase– sono di chiara militanza azzurra e considerati fedelissimi del Senatore Claudio Fazzone. Il toto nomina impazza e, a meno di clamorosi ripensamenti dell’ultim’ora, il presidente Rocca è orientato a firmare il decreto di nomina a favore di Corina, fratello dell’ex consigliere comunale Luigi, storico presidente della commissione Servizi sociali del comune di Fondi quando il sindaco era l’attuale deputato europeo Salvatore De Meo.