FONDI – Definire quando ed in quali contesti criminali sono state utilizzate le armi rinvenute. I Carabinieri della Tenenza di Fondi e della Compagnia di Terracina hanno iniziato una particolare attività investigativa per stabilire la provenienza e, soprattutto, il presunto uso delle armi per la cui disponibilità ora hanno arrestato un uomo di 53 anni di Fondi conosciuto alle forze di polizia.
Al termine di una mirata perquisizione domiciliare all’uomo sono stati sequestrati due fucili, di cui uno artigianale e provento di un precedente furto, 150 cartucce calibro 9 x 21, 8 cartucce calibro corto, 50 cartucce calibro 7 x 65, 47 cartucce calibro 357, 97 cartucce calibro 45 e, inoltre, 50 cartucce calibro 9. Questo materiale non doveva essere alla portata di tutti e l’hanno capito i Carabinieri che hanno effettuato questa scoperta in un’ intercapedine realizzata sotto il solaio dell’abitazione del 53enne fondano.
I Carabinieri hanno evidenziato come questa particolare attività sia diventata prassi quotidiana da quando, lo scorso 26 novembre, i Carabinieri e la Polizia eseguirono, nell’ambito delle inchiesta “Escape e Risiko”, 16 ordinanze di custodia cautelare con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’uso delle armi, all’estorsione, all’usura, alla violenza privata e alla minacciata aggravata. Per ordine del Pm della Dda di Rima Luigia Spinelli e dei sostituti procuratori Martina Taglione e Valerio De Luca fu smantellato di fatto un gruppo criminale capeggiato dai gemelli Massimiliano e Gianluca Del Vecchio e da Jhonny Lauretti, tutti e tre di Fondi.
Se Massimiliano è tuttora irreperibile, Lauretti all’indomani del suo arresto ha cominciato a collaborare con gli inquirenti e , dopo aver firmato i primi verbali con le dichiarazioni subito secretate, ignoti hanno appiccato un incendio distruggendo la sua blindatissima villa alla periferia di Fondi.