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Ventotene / Discarica all’ex campo sportivo: la Procura dà l’ok alla bonifica, ma resta il sequestro

VENTOTENE – Il sequestro – almeno per ora – resta ma i sigilli possono essere rimosse per permettere le necessarie operazioni di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi a cura del comune di Ventotene. Lo ha deciso il sostituto procuratore Chiara D’Orefice in ordine al sequestro operato nei giorni scorsi dai Carabinieri della locale stazione e del Nucleo Forestale di Latina ai danni dell’ex campo sportivo dell’isola diventato un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo nel sito conosciuto come il “Memoriale del Confino”.

La Procura, dopo le velenose scoppiate tra il comune e la municipalizzata Futuro Rifiuti Zero, ha dato mandato alla Polizia Giudiziaria di verificare lo svolgimento degli interventi di bonifica al termine dei quali la stessa autorità giudiziaria deciderà se dissequestrare o meno l’area. A formalizzare l’istanza di revoca dei sigilli era stato l’avvocato Renato Ciamarra, il legale dell’unico imputato, l’attuale dirigente del settore tecnico del comune Mauro Canciani.

Intanto, continuano a far discutere le decisioni assunte dal Comune e dalla Frz. Se il primo ha annunciato la risoluzione del contratto di servizio con la Frz, quest’ultima ha confermato di aver messo alle porte il comune per inadempienze economiche protrattesi dal 2019 in poi. Ma all’amministrazione comunale isolana non risulterebbe quanto annunciato dalla “Frz”: la Prefettura di Latina avrebbe ingiunto al Sindaco di Ventotene di adottare, senza ulteriori ritardi, tutti i provvedimenti necessari a garantire e ripristinare una corretta gestione dei rifiuti in tutte le sue fasi, in virtù delle sue competenze in materia igienico-sanitaria.

Per l’amministratore unico della Frz Raffaele Rizzo “l’ordinanza prefettizia conferma quanto denunciamo da tempo: l’isola necessita di un centro di raccolta comunale definitivo, funzionale, regolarmente autorizzato, e adeguato agli standard di legge. È un impegno che il Comune di Ventotene aveva assunto formalmente già nel 2019 e rispetto al quale risulta tuttora inadempiente, con tutte le conseguenze visibili ogni giorno sul territorio. Il provvedimento del Prefetto dimostra con chiarezza l’infondatezza di molte delle critiche e delle ricostruzioni strumentali circolate nei mesi scorsi.

A chi, anche nel dibattito politico locale, ha cercato di mettere in discussione il lavoro di FRZ, si ricorda che il rispetto dei fatti e della documentazione è essenziale, soprattutto quando si parla di servizi pubblici e salute collettiva. Formia Rifiuti Zero continuerà a svolgere il proprio compito con serietà, nel pieno rispetto della legalità, a tutela dei cittadini, dell’ambiente e della trasparenza nella gestione del servizio”, ha concluso Rizzo.