Ventotene / Discarica sull’ex campo dei confinati antifascisti: il sindaco chiede la revoca del sequestro

VENTOTENE – La decisione del sindaco di Ventotene Carmine Caputo di chiedere al Gip del Tribunale di Cassino di revocare il sequestro dell’ex campo di calcio dell’isola trasformato in un’autentica discarica abusiva a cielo aperto ha rilanciato su scala nazionale anche la negativa e colpevole trasformazione del sito che dal 1930 al 194 era destinata confinati antifascisti.

Quello che era diventato il “Memoriale del Confino” era stato sigillato nei giorni scorsi dai Carabinieri della locale Stazione e da quelli del Nucleo Forestale di Latina con l’ipotesi di reato di abbandono incontrollato di rifiuti. Il sindaco Carmine Caputo, ha sempre responsabilizzato di quanto accaduto la municipalizzata Futuro Rifiuti Zero che, gestendo tra le polemiche il ciclo dei rifiuti anche a Ventotene, è in rotta di collisione da mesi con il comune isolano non solo per la gestione del ciclo dei rifiuti sulla seconda isola pontina quanto per la trasformazione dell’ex campo di calcio dell’isola in un’illegale isola ecologica.

“Nell’esclusivo interesse della cittadinanza e per scongiurare possibili emergenze igienico-sanitarie” la Futuro Rifiuti Zero ha più volte sollecitato formalmente l’amministrazione di Ventotene in merito alla gestione del conferimento dei rifiuti. Di fronte alla mancata risposta della giunta Caputo, la società municipalizzata si è trovata costretta a segnalare la situazione al Prefetto di Latina e alla Regione Lazio.

Intanto il 9 aprile si svolgerà un’attesa assemblea dei sindaci dei Comuni che compongono la società “alla quale il Comune di Ventotene ha già annunciato l’ennesima partecipazione di consulenti. esterni, anziché dei rappresentanti istituzionali”, ha polemizzato l’amministratore unico della “Frz” Raffaele Rizzo. Ad accerchiare a Ventotene la sempre più isolata amministrazione comunale – che continua a brillare per il conferimento di incarichi destinati alla comunicazione di opere finanziate da fondi del Pnrr – è l’opposizione consiliare di “Buona Onda”. Il consigliere comunale di minoranza ed ex assessore al bilancio Pasquale Bernardo ha chiesto l’interessamento della Procura regionale della Corte dei Conti inviando un interessante report fotografico in cui ha sintetizzato l’involuzione funzionale, a causa della “confusione” attuale dell’amministrazione comunale, che ha dovuto subire l’ex campo sportivo dell’isola.

“Nel febbraio 2022, grazie al nostro impegno, i lavori di completamento dell’ex campo sportivo erano ultimati. – ha dichiarato il consigliere Bernardo – Mancava solo la messa a dimora dell’erba. L’area venne data ad Acqualatina che avrebbe dovuto installare l’impianto di dissalazione definitivo. Dopo aver distrutto il campo sportivo, l’ente gestore abbandonò il progetto per alcune problematiche sorte con la Sovrintendenza. Nel giugno 2023, dopo l’esecuzione di scavi inutili, il comune dovette cambiare idea su dove ubicare il nuovo impianto e decise di trasformare l’ex campo sportivo in un parcheggio e in una discarica abusiva di materiale pericoloso, ad oggi – ha concluso il consigliere Bernardo – non ancora rimossa”.

Poiché piove sempre sul bagnato il 26 agosto 2023 il dirigente del dipartimento “Sport” presso la presidenza del consiglio dei ministri Flavio Siniscalchi ha revocato al comune di Ventotene un finanziamento di ben 278mila euro per la riqualificazione dell’impianto sportivo di via Parata Grande. Ora è un’isola ecologica senza regole, una situazione di degrado e di abbandono che i confinati antifascisti oltre 80 anni fa non avrebbero per nulla gradito.