Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente e per svolgere alcune funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie all'interno di ciascuna categoria di consenso riportata di seguito.

I cookie classificati come "Necessari" vengono memorizzati sul tuo browser poiché sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Frosinone / Omicidio Shake Bar: chiesti 20 anni di carcere per Mikea Zaka

FROSINONE – Vent’anni di carcere: è stata la richiesta finale avanzata dal sostituito procuratore della Procura di Frosinone, Samuel Amari, nei confronti di Mikea Zaka, il 23enne albanese a processo con rito abbreviato per l’omicidio del suo connazionale Kasem Kasmi, 26anni. Si tratta del delitto avvenuto il 9 marzo 2024 all’esterno dello “Shake Bar” in via Aldo Moro a Frosinone.

Mikea Zaka è accusato di aver esploso sei colpi di pistola illegalmente detenuta contro Kasem Kasmi e nei confronti del fratello della vittima, Ervin, e dei fratelli Klevin e Alvider Hidraliu. Il dottor Amari era partito dalla richiesta di 30 anni poi scesa a 20 in virtù della scelta e dell’accetazione del rito abbreviato. Per la Procura di Frosinone non c’era stata premeditazione in un quell’omicidio che, destando non poco scalpore mediatico, provocò l’arrivo all’indomani del Ministero degli Interni Matteo Piantedosi.

L’udienza di venerdì, per la cronaca, è stata aggiornata al 19 marzo prossimo quando parlerà il legale dell’imputato, si svolgeranno le controrepliche e poi dovrebbe arrivare la sentenza del Gup Antonello Bracaglia Morante. Gli avvocati di parte civile hanno presentato però una precisa istanza, quella che il processo si svolga, alla luce del contestato originariamente contestato dalla Procura a Zaka, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone.