GAETA – La validità delle concessioni e delle altre forme di sfruttamento imprenditoriale delle spiagge, le proroghe sulle concessioni scadute ed infine le modalità in cui Capitanerie e Comuni intendano svolgere il servizio di salvamento durante la stagione balneare 2025, sono oggetto di alcuni esposti inviati dall’avvocato Fabio Maria Vellucci a diverse direzioni marittime italiane. Di sicuro interesse, in quanto “unicum nazionale”, e considerato dallo stesso sindaco Cristian Leccese un “modello”, è il caso di Gaeta, al quale è riservata una dettagliata analisi.
“L’Ente locale spiega Vellucci – aveva approvato, nel corso degli anni, proroghe di concessioni demaniali seiennali, proroghe di anticipate occupazioni di urgenza e convenzioni per il rilascio di concessione demaniale di 25 metri quadrati, estese dalla via pubblica sino al fronte mare (meglio note come miniconcessioni) e proroghe di convenzioni per il noleggio e (pre)posizionamento a richiesta di attrezzature balneari. Il tutto, senza un PUA, la cui assenza, è, non solo, in contrasto con la delibera di giunta regionale del 2001, ma, non essendo stato approvato prima del PUAR del 2021 (piano regionale), ha comportato, la illegittimità delle proroghe rilasciate”.
Nemmeno il richiamo al decreto “salva infrazioni” del 2024 contenuto nella lettera a firma congiunta dal sindaco Cristian Leccese e dal dirigente Pietro D’Orazio è considerato valido. L’Ente locale non rientra nella disciplina di cui al D.L. 131/2024, perchè i primi 5 project financing, approvati il 24 agosto 2024, oltre il numero troppo esiguo, si fondano sulla delibera di giunta del giugno 2024, che fa riferimento alla procedura contenuta nel codice della navigazione ed ormai disapplicata. Mancherebbe poi il perfezionamento della procedura prevista dal codice di procedura degli appalti ed il cronoprogramma necessario, anche per i progetti approvati in consiglio comunale nel febbraio 2025. Vellucci ricorda come tutti questi atti “sono stati oggetto, di diverse segnalazioni da parte dello scrivente alla AGCM” ed “i primi 5 sono state oggetto del ricorso da parte della medesima Autorità al TAR Latina, per evidente contrasto con la Direttiva Servizi, e con la libera concorrenza e libertà di stabilimento, mentre le altre sono oggetto di istruttoria da parte della citata Autorità”.
Ma la vera novità dell’esposto riguarda la sicurezza balneare. “Il Comune di Gaeta aveva illecitamente anticipato con propria ordinanza sindacale n. 175 del 10.05.2024 la stagione balneare rivolgendosi ai concessionari demaniali (ormai ex dal 31.12.2023) per la sicurezza balneare ed altri adempimenti ed obblighi di legge, rispetto alla ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto di Gaeta del 22.05.2024, la quale comunque, si rivolgeva sia agli (ex) concessionari demaniali ed al Comune di Gaeta in residua competenza”.
Di qui la richiesta “alla competente sovraordinata Direzione Marittima di Civitavecchia, con invito di voler, per tramite della Capitaneria di Porto di Gaeta, acquisire i fascicoli delle concessioni demaniali ed altre fattispecie, per verificarne la scadenza e la illegittimità, e, emanare ordinanza di sicurezza balneare per la stagione imminente 2025, rivolgendosi al solo Comune di Gaeta, con prescrizione di cautele di legge e di precise risorse organizzative e di personale per la vigilanza demaniale marittima”. Secondo quanto affermato da Vellucci la direzione Marittima guidata dal Capitano di vascello Michele Castaldo, si sarebbe già attivata.