CECCANO – L’ex sindaco di Ceccano Roberto Caligiore, Stefano Anniballi e Stefano Polsinelli sono tornati in libertà dopo sei mesi ma con l’obbligo di dimora nei loro comuni di residenza. Sono questi i nuovi sviluppi dell’inchiesta “The good lobby” che ha scosso il Comune di Ceccano e che riguardano le indagini della Procura europea su una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione negli appalti del Comune di Ceccano. Roberto Caligiore non potrà allontanarsi dalla cittadina fabraterna. Anniballi dovrà restare entro i confini di Frosinone. L’ingegner Polsinelli non oltre il territorio comunale di Sora. Polsinelli, per la cronaca, è molto legato ai comuni di Formia e Fondi. Dal primo aveva ricevuto un incarico professionale completamente già liquidato, nell’ambito dei lavori, mai iniziati, di riqualificazione urbanistica e funzionale della scuola media “Vitruvio Pollione”. Scoppiato lo scandalo, quel mandato tecnico gli fu revocato e gli è stato restituito dal Tar per un vizio di forma sollevato dalla difesa di Polsinelli relativamente alla determina d’incarico dell’ex dirigente del settore Lavori Pubblici del comune di Formia Giuseppe Viscogliosi. Ida Logaluso, il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Frosinone, ha messo fine agli arresti domiciliari scattati il 24 ottobre scorso e ha disposto l’altra misura cautelare fino alla fine delle indagini. La chiusura dell’inchiesta è stata fatta slittare di sei mesi a fronte della mole di intercettazioni, documenti e analisi informatiche legate a ben 35 indagati in relazione alla gestione dei fondi Pnrr per la rigenerazione urbana e altre risorse comunitarie. Gli investigatori ipotizzano come organizzatori e promotori sia Caligiore che Stefano Anniballi descrivendoli come i due capi della presunta associazione che si basava sul sistema “fattura-tangente”. Secondo le accuse l’ingegner Polsinelli avrebbe guidato e gestito un giro di tecnici per accaparrarsi la progettazione e l’esecuzione di grandi opere pubbliche.