GAETA – Continua il forcing politico nei confronti del presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo. Se a chiedergli di lasciare la guida del massimo consesso civico sono state nei giorni scorsi alcune frange della lista d’appartenenza – #Avanti Tutta – nell’ambito di un accordo interno in base al quale avrebbe dovuto mantenere quella “posizione” per due anni e mezzo (termine scaduto lo scorso dicembre), Speringo è finito nel tritacarne del Movimento Cinque Stelle che arriva a segnalare la sua presunta incompatibilità in sede di votazione nel consiglio comunale del 10 aprile scorso. L’astensione di Speringo, al cospetto di alcune assenze e fughe registrate nelle fila della maggioranza Leccese, fu determinante per l’approvazione del 14° progetto di finanza per la futura gestione dell’altrettanto stabilimento balneare sulla spiaggia di Serapo. In effetti ci fu la scalata della società “Up” ai danni del Cab per la futura gestione dell’omonimo lido quando la presentazione del progetto di finanza di quest’ultima società venne sospesa, perché l’istanza sarebbe avvenuta in ritardo, dal dirigente del settore Demanio ed urbanistico del comune di Gaeta Pietro D’Orazio. Simone Avico, dirigente e rappresentante del gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Gaeta e del Sud Pontino, arriva a manifestare “fondati dubbi” sul voto consiliare del 10 aprile.
Il Presidente del Consiglio comunale “si appalesa in piena incompatibilità, e in conflitto d’interesse, in quanto operatore economico del settore turistico-balneare, relativo all’atto approvato, in proprio e per stretti gradi di parentela – è l’ipotesi accusatoria di Avico – E’ stato così violato il principio generale di imparzialità e l’articolo 78 comma 2 del Tuel che impone agli amministratori l’astensione dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti ed affini fino al quarto grado. Il provvedimento in violazione del dovere di astensione, risulta viziato di invalidità e di conseguenza si prospetta annullabile con possibile richiesta di risarcimento danni a carico del Comune”. Da parte del Movimento Cinque Stelle non mancano altre censure di tipo politico sullo strumento privilegiato dalla Giunta Leccese per la definizione della futura gestione degli stabilimenti balneari: “Il Project Financing, presentato e approvato durante la seduta consiliare del 10 aprile, rappresenta e semplifica tutta la scarsa dote amministrativa, giuridica e persino morale che l’amministrazione comunale ha investito sul tema – ha accusato Avico – Va precisato come la concessione demaniale in questione è quella inerente l’area dello stabilimento Cab, progetto scartato dal dirigente D’Orazion e oggetto di un ricorso al Tar e di un esposto penale presentato alla Procura della Repubblica di Cassino”.
Il 10 aprile – secondo il M5S – è stato superato ogni limite nel senso che “si è provveduto alla votazione della proposta di project financing non solo a causa del ricorso pendente davanti il Tar ma anche per una denuncia sporta dalla società Cab. Alla domanda del Consigliere comunale di opposizione Franco De Angelis se la Segretaria Generale, responsabile anticorruzione dell’Ente, fosse a conoscenza di questa denuncia la stessa ha dichiarato di non saperne niente, senza svolgere alcuna verifica sospendendo e/o rinviando il Consiglio. Come è possibile che nonostante un ricorso pendente, una denuncia (formalizzata dall’avvocato penalista Luca Scipione) nei confronti dello stesso Dirigente, peraltro, colui che ha espresso parere negativo per il Project Financing cancellato, vi sia stata una palese accelerazione per giungere all’approvazione? “ – è un altro dubbio di Avico. A Speringo stanno tirando la giacca all’interno della sua stessa lista e maggioranza con la richiesta di dimissioni da presidente dell’assemblea ma il M5S e Avico gettano ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche. “Non sappiamo che si dimetterà da presidente del consiglio – ha rincarato la dose Avico – ma siamo certi che in aula approderanno nuovi Project Financing tra cui rientrerebbe quello dello stesso Presidente del Consiglio comunale in carica. Se ciò dovesse accadere dimostrerebbe, ancor di più, il conflitto d’interesse in atto e la veridicità delle nostre conclusioni.”.
La problematica, spinosa sotto ogni profolo sarà al centro di un confronto in programma il 30 aprile, alle 18, presso la sede dell’associazione “La Piazza” in Villa Delle Sirene. Ospiterà esponenti dell’associazione “Mare Libero” per ribadire l’opposizione ai Project Financing e per rilanciare “ nuove proposte per imprimere una svolta sulla gestione del demanio marittimo: da un lato come risorsa naturale e dall’altro come potenziale volano economico e turistico non più soltanto per pochi” – ha concluso Avico.