PRIVERNO – Mano pesante del giudice Gianluca Soana del Tribunale di Latina nei confronti di un cittadino di nazionalità nigeriana arrestato nel giugno 2024 di ripetuti maltrattamenti nei confronti della compagna. I fatti si svolsero a Priverno e conobbero una svolta quando i Carabinieri trovarono l’uomo mentre il puliva il sangue sul pavimento dopo l’ennesima aggressione alla donna. Il nigeriano ora è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione quando il sostituto procuratore Valerio De Luca nella sua requisitoria aveva chiesto tre anni di carcere.
Determinante, a fronte della difesa dell’uomo curata dall’avvocato Alba Marteddu, è stato il duro atto d’accusa che la vittima ha rivolto in aula nei confronti del compagno di non lasciarla mai libera e di non permetterle di coltivare amicizia alcuna. La stessa donna ha rivelato che gli episodi violenti li ha subiti anche nel reparto di pediatria dell’ospedale Santa Maria Goretti dove era ricoverato il figlio in tenera età. La donna, piangendo, ha confessato al giudice Soana di essere stata costretta a denudarsi in ospedale