Scauri / Degrado nell’area residenziale di Via Parisi: erbacce, lampioni spenti e zero manutenzione da oltre un anno

MINTURNO – Un anno esatto senza alcun intervento di manutenzione del verde pubblico. Succede nel piano di zona Cistrelli, area residenziale di via Vincenzo Parisi a Scauri, dove circa 50 famiglie convivono ogni giorno con incuria, abbandono e totale assenza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale.

L’ultimo sfalcio dell’erba – denunciano i residenti – risale all’11 aprile 2024. Da allora, né una potatura né un’azione di pulizia. E mentre altrove sono partiti gli interventi affidati alla ditta incaricata dal Comune, in questa zona, come dimostrano le determine pubblicate, nessun intervento risulta programmato.

Eppure, prima di Natale, i cittadini hanno protocollato una petizione con decine di firme, indirizzata al sindaco Gerardo Stefanelli, all’assessore all’ambiente D’Acunto e al responsabile del settore Pasquale Sarao, allegando foto e dettagli sullo stato di degrado. Nessuna risposta. Nessun sopralluogo. Solo silenzio.

Ma non è solo il verde a preoccupare. I lampioni dell’illuminazione pubblica sono in parte guasti, alcuni addirittura scomparsi e mai più sostituiti. L’impianto, danneggiato dalle piogge, va in tilt a ogni temporale. Le panchine sono rotte, l’impianto di irrigazione è inutilizzabile dopo essere stato distrutto da un trattore del Comune durante uno dei rari sfalci d’erba. Il vialetto pedonale è ormai inghiottito dalle erbacce.

A peggiorare la situazione, l’invasione quotidiana di auto parcheggiate selvaggiamente da parte dei pendolari che utilizzano la vicina stazione ferroviaria. “Ci tolgono i posti auto e spesso lasciano a terra bottiglie, cartacce e sporcizia nelle aiuole”, denunciano i residenti, stanchi di dover vivere in uno stato di degrado permanente.

E pensare che l’area era nata nei primi anni 2000 come fiore all’occhiello di edilizia cooperativa, con urbanizzazioni costate 600 milioni di lire a carico dei soci: strada, marciapiedi, aiuole con prato inglese, panchine, illuminazione, parcheggi. Tutto poi passato, per convenzione, al Comune di Minturno per la manutenzione ordinaria.

“Oggi resta solo il ricordo – commentano amareggiati – e l’inerzia delle amministrazioni, di centrodestra e centrosinistra, che negli anni si sono alternate senza cambiare nulla”. A mancare, dicono, è “una cultura del verde, un minimo di rispetto per chi vive qui e ha contribuito a costruire questo quartiere. L’erba ha un costo, certo. Ma anche l’abbandono ne ha uno, molto più alto: si chiama dignità”.

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