GAETA – La città di Gaeta è priva ormai da 5 anni dell’uso del piazzale della stazione, che era a servizio di due quartieri. Da 5 anni i residenti sono costretti a convivere con reti metalliche, un parcheggio privato e, con il dissequestro, hanno perso per sempre l’uso anche della parte più esterna del piazzale, quella che affaccia su via Mazzini. È passata da un ente pubblico, il Consorzio industriale, che l’aveva acquisita per finalità pubbliche, ad una società privata vera e propria. Al quadro aggiunge la recente sottrazione al Consorzio del compito di portare a termine la littorina, nonostante i lunghi anni che ha avuto a disposizione ed i notevoli finanziamenti.
La vicenda giudiziaria legata al “piazzale” nei giorni scorsi, si legge in una nota congiunta dell’Associazione La Piazza e del Movimento 5 Stelle Gaeta, ha avuto l’epilogo prevedibile se non altro per i tempi lunghi della giustizia. Tuttavia c’è qualcuno che ha esultato ritenendo che la pronuncia del Tribunale di Cassino è da intendersi una sentenza assolutoria per tutti gli imputati che a vario titolo sono stati i soggetti del processo. La verità che qualcuno vuole nascondere é che nessuno di quegli imputati è stato assolto. Tutti hanno beneficiato della intervenuta prescrizione dei reati a loro ascritti e dell’abolizione del reato di abuso di ufficio.
La prescrizione non è assoluzione! Rimangono intatti i giudizi negativi sia politici che morali su tutti coloro che si sono macchiati dei reati a loro contestati e per i quali il giudice dell’udienza preliminare li rinvio a giudizio. Ciò significa che i fatti all’epoca contestati non sono stati cancellati da nessuna sentenza. La prescrizione è solo il fallimento della giustizia. Dagli ex imputati la Città si sarebbe attesa un sussulto di dignità dimostrando di rinunciare alla prescrizione per difendersi davanti al tribunale e dimostrare la loro completa estraneità ai fatti. Per gli interessi della città il problema non è risolto e il nostro impegno per ricondurre il piazzale della ferrovia all’uso pubblico, come è sempre stato, non muterà.