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Le Terme Vescine di Suio ripartono con gusto: lo chef Salvatore Cristofaro guida il nuovo ristorante “Aqua” [VIDEO]

CASTELFORTE – Anche l’ottima cucina è un valido e indispensabile strumento per contribuire a favorire la destagionalizzazione del termalismo e rendere il comparto “open” 365 giorni l’anno. Il complesso ricettivo e alberghiero delle Terme Vescine a Suio ha riaperto i battenti in questi giorni, l’ha fatto per ospitare centinaia e centinaia di turisti in occasione delle festività pasquali e dei diversi “Ponti” primaverili. Inevitabile già il meritato “tutto esaurito” e il patron Paolo Migliorato con i suoi due figli ha deciso di mantenere alto il vessillo della tradizione termale di Suio con una buona e apprezzabile dose di coraggio e di audacia: il definitivo rilancio di uno dei punti di forza delle Vescine, il ristorante “Aqua”.

Chef Salvatore Cristofaro

Il 39enne Salvatore Cristofaro non ha esitato un istante ad apporre la sua firma su un contratto di lavoro che, insieme alla sua “brigata” di collaboratori, ha l’imperativo di qualificare ulteriormente un’offerta alla clientela che definirla rivoluzionaria per il territorio è riduttivo. Originario di Caivano, in provincia, di Napoli, il nuovo chef di “Aqua” è un volto emergente della cucina italiana e, dopo gli esordi in prestigiose strutture alberghiere di Ischia e della Costiera Sorrentina, l’ha dimostrato anche a Colle Val D’Elsa dove la tradizione gastronomica non è senz’altro quella campana e napoletana. Questo mix esperienziale ora Cristofaro ha deciso di applicarlo dietro i fornelli delle Vescine di Suio. I prodotti dei suoi ricercatissimi menù, che naturalmente devono coniugarsi con una clientela desiderosa di relax e di benessere (anche per pochi ma ambiti giorni), restano locali o, meglio a chilometro zero, ma vengono integrati e arricchiti dopo la loro preparazione con il meglio di un’altra cucina in grande spolvero, quella giapponese.

Cristofaro illustra questo suo inedito know how nell’intervista video allegata. Arriva a spiegare come i suoi piatti hanno due elementi comuni denominatori, la tradizione e l’innovazione, ma sono in grado, anche in questa travagliata fase storica, di diventare messaggeri di integrazione. A prescindere da qualsiasi tradizione culinaria. E arriva a spiegarlo attraverso la preparazione di una quaglia al forno, sicuramente un piatto tipico della cucina toscana che Cristofaro prepara con i prodotti che arrivano dal territorio del Golfo ma rivisti dalle metodologie mutuate dalla tradizione gastronomica nipponica.

“E’ una cucina fusion?” “No, per niente. – risponde la nuova guida di Aqua – E’ una cucina ricercata che sta ottenendo i primi e significativi riscontri da parte di una clientela, la nostra, che è esigente da una parte e anche molto particolare per il tipo di accoglienza che riserviamo. La bellezza del territorio di Suio è un ‘must’ ma siamo tutti un po’ convinti che il termalismo (e grazie agli sforzi della famiglia Migliorato) sappia far conciliare il benessere ed il gusto. Io sono arrivato qui proprio per far affermare questo pensiero e – ha concluso Cristofaro – le prime indicazioni della nostra clientela ci hanno sostenendo ad andare sino in fondo”.

Dotate di 49 camere, di ben tre ristoranti e di una Spa (l’acronimo del latino Salum per aquam), le “Teme Vescine” hanno riaperto i battenti prima del week end delle Palme con un obiettivo inedito mai raggiunto nel complesso di Suio a Castelforte: restare ininterrottamente aperti sino al Capodanno 2026.

Ristorante Aqua – Terme Vescine

“Io faccio l’imprenditore e ho l’obbligo di pagare gli stipendi ai miei dipendenti che hanno a casa una famiglia. La politica faccia la politica – ha osservato Paolo Migliorato – Il termalismo è una ricchezza che la Provvidenza ci ha donato e l’impresa contemporanea ha l’obbligo morale e civico di saperla fruttare al massimo. Nonostante tanti freni, a qualsiasi livello”- E’ sempre complicato ed arduo ripartire dopo aver sostenuto importanti investimenti per migliorare e riqualificare l’esistente: “Le prenotazioni per Pasqua sono arrivate ma contiamo di registrare il ‘tutto esaurito’. Sono ottimista perché gli italiani da anni sono meteopatici. Decidono di partire o meno dopo aver consultato le previsioni del tempo che a volte sono farlocche. Ho coniato una frase: questo settore fa affidamento su un lavoro che è simile ad una sega per tagliare il legno. Ha tanti denti intervallati da altrettanti spazi. Siamo convinti di rimodularla con le nostre modeste capacità che non saranno apprezzate in loco ma lo sono altrove. E per fortuna”. Gli italiani hanno definitivamente scoperto il piacere del benessere: “O meglio – ha aggiunto Migliorato – Hanno voglia di curarsi e di stare un po’ meglio di quanto lo siano realmente. Poi le loro vacanze, rispetto al passato, sono senz’altro più corte ma fortunatamente più frequenti”.

La famiglia Migliorato, a differenza di altri imprenditori del comprensorio termale di Suio, continua ad investire. Lo fa dimenticando di onorare le storiche convenzioni con l’Asl: “Il problema è generazionale e di proiezione futura. Mollare questo segmento dell’economia locale sarebbe una iattura che io e la mia famiglia non vogliamo commettere nel momento in cui tantissimi giovani, come il caso di bravissimi chef, decidano di intraprendere questa scommessa imprenditoriale ed umana. I fatti ci stanno, nonostante tutto, dando ragione e non dimentichiamo che il XXI sarà il secolo delle terme. Abbiamo realizzato tre cucine con altrettanti ristoranti e la nostra punta di diamante è Aqua all’esterno dell’hall dell’albergo. Un cliente od un ospite di un banchetto deve trovare le soluzioni più variegate, compatibili e rispondenti ai propri gusti ed esigenze economiche. Un imprenditore deve attrarre ed offrire le risposte alle domande che gli vengono poste. Non dovesse farlo, è giusto a quel punto che cambi mestiere”.

VIDEO Intervista a Salvatore Cristofaro, chef Terme Vescine