Crisi rifiuti a Ventotene: il Comune esce da FRZ e annuncia denuncia per danni

VENTOTENE – Tutto come previsto. O quasi. Il comune di Ventotene ha deciso: subito la fuoruscita dalla quota azionaria della “Futuro Rifiuti Zero”, la società municipalizzata del comune di Formia che si occupa del ciclo dei rifiuti anche sulla seconda isola pontina. La proposta di procedere alla risoluzione del contratto di servizio con la Frz – era stato sottoscritto il 26 novembre 2019 – è stata decisa mercoledì mattina dalla Giunta municipale ed il provvedimento, la delibera numero 31, segue di alcuni giorni il clamoroso ma inevitabile sequestro penale che, eseguito con il coordinamento della Procura di Cassino, dai Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo forestale di Latina, aveva riguardato l’ex campo di calcio di isola che, conosciuto come il Memoriale del Confino, era stato trasformata in un’autentica discarica abusiva a cielo aperto.

Secondo il comune isolano la colpa è esclusivamente della “Frz” dalla quale ha deciso – non è la prima volta che l’annuncio non ha avuto alcun seguito per le assordanti sirene di alcuni ambienti del centrodestra pontino e del Golfo in particolare – è stata illustrata ed motivata dal sindaco di Ventotene Carmine Caputo. Chissà da quando tempo il contenuto della delibera numero 31 della Giunta Municipale era stato approntato ma il primo cittadino ha deciso di uscire allo scoperto preannunciando di agire in sede giudiziaria contro la municipalizzata “per il risarcimento di tutti i danni subiti dal comune isolano a causa dei disservizi provocati dalla “Frz” stessa. Ventotene si trova ad affrontare una situazione d’emergenza alla vigilia delle festività Pasquali, dei primi “Ponti” primaverili e dell’attività turistica e la Giunta ha preannunciato che privatizzerà il servizio con una “società da reperire sul mercato”.

Il Comune di Ventotene ha deliberato di provvedere alla risoluzione del contratto con la Formia Rifiuti Zero per inadempimento dello stesso. E’ stato anche incaricato, con delibera di Giunta, il responsabile del servizio per la procedura specifica e con riserva di ulteriore azione in sede giudiziaria. I problemi sono iniziati nel 2023 quando il comune di Ventotene, “a fronte dei numerosi e reiterati inadempimenti rilevati, e specificamente e reiteratamente contestati alla stessa FRZ, prudenzialmente saldò alcune fatture della stessa FRZ “nella misura dell’80%”. Da quel momento il Comune di Ventotene “reiteratamente” ha contestato i disservizi e gli inadempimenti alla FRZ alla quale fu imputata nel 2023 la perdita della assegnazione della Bandiera Blu a causa dello scarso livello di raccolta differenziata. A contestare l’operato della municipalizzata sono stati un po’ tutti dell’amministrazione isolana, in primis il dirigente dell’area tecnica Mauro Canciani. Le lagnanze si sono intensificate circa il corretto e regolare svolgimento del servizio si sono protratte sino a qualche giorno fa e la decisione di interrompere il rapporto è scaturita – secondo il sindaco Caputo – anche a causa del presunto e pugnace comportamento dela Frz.

“La società, evidentemente consapevole delle proprie inadempienze, mai effettivamente contrastate, invece di muoversi e di interloquire sotto il profilo contrattuale, come peraltro previsto in caso di questioni e/o disaccordi, ha scelto sempre la via contenziosa, ed ha così iniziato ad agire in giudizialmente, peraltro anche utilizzando termini aggressivi e poco corretti – ha specificato il sindaco – Prima con richiesta di decreto ingiuntivo innanzi al Tribunale di Cassino e al Tar del Lazio e perfino con un’ordinanza urgente e contingibile del marzo 2024. La Frz, per esempio, avrebbe dovuto concordare preventivamente con il Comune ogni eventuale modifica dell’organizzazione del servizio e del Capitolato Prestazionale. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato rappresentato dall’isola ecologica operativa nella zona del porto romano: “In tale contesto la Frz autonomamente, disattendendo, come indicato, tutti gli obblighi di comunicazione e collaborazione su di essa gravanti sotto il profilo contrattuale, dopo anni di utilizzo dell’area destinata al deposito dei rifiuti situata sul braccio del porto, si accorge e denuncia l’inefficacia della ordinanza sindacale anch’essa prevista nel contratto con tanto di ricorso al tar di Latina”.

Ed il comune? Tenuto conto degli inadempimenti contrattuali della FRZ, sia di natura esecutiva del servizio, e sia di natura contrattuale in senso gestionale del servizio stesso, vista la impossibilità di operare in altro modo e per garantire il servizio adottava apposita deliberazione giuntale (atto di indirizzo) per disciplinare il trasporto in terraferma dei rifiuti, ha previsto “la presenza di cassoni nel limite di 72 ore settimanali, sempre su detta area. Il tutto nelle more del Centro di Trasferenza il cui progetto, approvato e finanziato dal Comune, è in “conferenza di servizi” per essere appaltato entro breve termine. La Frz, sebbene espressamente obbligata contrattualmente a segnalare e rimuovere l’eventuale accumulo di rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade od aree pubbliche, è rimasta assolutamente inadempiente, così determinando l’iniziativa giudiziaria che è sfociata nel procedimento penale convalidato il 1 aprile scorso. E ancora: “La Frz – si legge nella delibera numero 31 – non ha rispettato il contratto di servizio e le dinamiche di collaborazione e suggerimento che dovrebbero provenire dalla stessa società, alla stregua del medesimo contratto; espleta il servizio dei cassoni solo saltuariamente con modalità imprecisata con la conseguenza che, non lasciandoli nel sito almeno 3 giorni consecutivi con successivo immediato ricambio, determina un gravissimo disservizio e decide perfino di impugnare con motivi aggiunti l’atto di indirizzo del febbraio 2025”. Insomma non si poteva andare più avanti sino all’arrivo dei Carabinieri che hanno inviato una voluminosa informativa alla Procura

LA DIFESA DELLA FRZ: DA CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA

Che il comune di Ventotene sia fuori dalla Frz l’ha evidenziato mercoledì disertando l’assemblea dei soci. Se ne duole ora tardivamente l’amministratore unico della società che, da sempre senza alcun controllo dal principale socio, il comune di Formia, specifica come l’incontro fosse stato concordato “per affrontare con urgenza le criticità legate al servizio sull’isola di Ventotene. Nonostante la convocazione ufficiale via Pec inviata il 1 aprile e la delicatezza del tema all’ordine del giorno, per l’ennesima volta né il Sindaco di Ventotene né consulenti dotati di poteri decisionali si sono presentati. Un’assenza grave e ingiustificata, che ha impedito ogni possibilità di confronto costruttivo”. Nel corso dell’Assemblea, l’Amministratore Unico Raffaele Rizzo ha evidenziato come il Comune di Ventotene abbia accumulato debiti per 200mila euro, tra spese anticipate da Frz per servizi straordinari, lavori richiesti e la vicenda delle compostiere di comunità. A ciò si aggiunge un aggravio di oltre 68mila euro annui, causato dalla decisione unilaterale dell’Amministrazione ventotenese di sopprimere, con delibera del 6 febbraio 2025, il Centro Comunale di Raccolta.

“Si tratta di una scelta assunta senza alcun confronto con la Frz, che ha reso impossibile garantire il servizio nei termini contrattuali”- osserva l’amministratore. L’ordinanza sindacale dell’8 aprile 2025 ha imposto, poi, alla Frz di ripristinare immediatamente il servizio e il vecchio calendario di raccolta, ignorando del tutto le condizioni materiali ed economiche che rendono oggi quel modello inapplicabile, e senza prevedere alcuna copertura finanziaria per gli oneri straordinari che ne deriverebbero. E così che l’assemblea dei Soci ha deliberato che “qualsiasi ulteriore intervento di Frz sull’isola potrà avvenire esclusivamente a seguito di un impegno formale di spesa da parte del Comune di Ventotene. Allo stesso tempo, è stata avviata la procedura di esclusione del Comune di Ventotene dalla compagine sociale, ritenendo il suo comportamento gravemente lesivo per la tenuta economico-finanziaria della società”.

Formia Rifiuti Zero respinge ogni tentativo di attribuire alla società responsabilità che derivano invece da scelte amministrative unilaterali e prive di visione, che hanno compromesso il funzionamento del servizio e costretto FRZ ad anticipare risorse senza garanzie – ha aggiunto Rizzo – La società ribadisce la propria disponibilità a proseguire il servizio nel rispetto delle condizioni di legalità, sostenibilità economica e tutela degli operatori e dei cittadini, ma non accetterà più imposizioni unilaterali né sarà disponibile a operare in assenza di copertura finanziaria”.

Rizzo è rimasto isolato sul piano politico gestionale? Sembrerebbe di sì quando, auspica, anche alla luce della stagione turistica imminente, che il Comune di Ventotene scelga finalmente la via della responsabilità e della collaborazione, nell’interesse dei cittadini e della tutela dell’ambiente.