Aprilia / Maxi operazione antidroga: 11 perquisizioni, armi e droga sequestrate, 8 persone denunciate

APRILIA – Un’imponente operazione dei Carabinieri ha interessato nella mattinata odierna il territorio di Aprilia, nel cuore dell’Agro Pontino, nell’ambito di una vasta attività di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento, scattato alle prime luci dell’alba, ha visto il coinvolgimento di decine di militari dell’Arma impegnati in una serie coordinata di perquisizioni e controlli mirati, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero per il monitoraggio dall’alto.

L’operazione è stata condotta dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Aprilia, con il supporto delle Compagnie di Latina, Terracina e Formia, e la collaborazione specialistica del Nucleo Cinofili di Ponte Galeria e del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare. Complessivamente sono state eseguite 11 perquisizioni domiciliari, tutte indirizzate nei confronti di soggetti già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati al mondo della droga o emersi come figure di interesse nel corso di un’attenta attività investigativa sviluppata nell’ultimo anno.

Un’indagine partita da episodi di violenza e colpi d’arma da fuoco

L’azione di oggi rappresenta la fase operativa di un lavoro meticoloso portato avanti dai militari del Reparto Territoriale di Aprilia a seguito di numerosi episodi di violenza urbana, alcuni dei quali culminati in esplosioni di colpi d’arma da fuoco, verificatisi in diversi quartieri della città. Proprio da tali episodi si è originata una serie di servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati a individuare e smantellare le reti dello spaccio e i canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti.

Sequestri e deferimenti: il bilancio dell’operazione

All’esito dell’operazione odierna, i Carabinieri hanno sequestrato:

  • 4.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio;

  • una pistola semiautomatica calibro .22, con 57 proiettili e un caricatore;

  • circa 44 grammi di hashish;

  • 3 grammi di crack;

  • un intero kit di videosorveglianza, usato presumibilmente per monitorare gli accessi alle piazze di spaccio.

Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. La droga sarà sottoposta ad analisi chimico-fisiche per la verifica qualitativa e quantitativa presso i laboratori specializzati, come previsto dalle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.

Nel complesso, 8 persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per reati connessi alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e alla detenzione illegale di armi. Altri 2 soggetti sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di droga, in base all’articolo 75 del D.P.R. 309/1990.

Restituiti all’Ater due appartamenti utilizzati come piazze di spaccio

Durante le attività di perquisizione, i Carabinieri hanno inoltre individuato due appartamenti, rispettivamente situati nel quartiere denominato “Colosseo” e in quello di “Toscanini”, utilizzati stabilmente come basi logistiche per lo spaccio di droga. Gli immobili, di proprietà dell’Ater, erano stati occupati abusivamente e trasformati in veri e propri punti di riferimento per il traffico illecito.

Grazie all’intervento dei militari, i due appartamenti sono stati liberati e restituiti all’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale, che potrà ora destinarli nuovamente a famiglie aventi diritto, interrompendo un uso distorto e pericoloso del patrimonio pubblico.

Una risposta decisa al degrado e alla criminalità

L’operazione rappresenta una chiara e decisa risposta alla recrudescenza criminale che ha interessato alcune zone di Aprilia, e si inserisce in una più ampia strategia di ripristino della legalità e sicurezza urbana, portata avanti con costanza dall’Arma dei Carabinieri.

L’obiettivo è colpire alla radice il sistema dello spaccio, che non solo alimenta forme di dipendenza e degrado sociale, ma si intreccia spesso con altre forme di illegalità, come l’uso di armi e le occupazioni abusive.

Le indagini proseguono per accertare eventuali legami tra i soggetti coinvolti e gruppi criminali operanti nella zona e per individuare ulteriori ramificazioni dell’organizzazione.

L’attività dei Carabinieri è stata accolta con favore anche da numerosi cittadini, esasperati dalla presenza di vere e proprie “zone franche” del crimine all’interno di quartieri popolari e residenziali. L’auspicio è che questi interventi possano rappresentare non solo un momento repressivo, ma anche l’avvio di un percorso di rigenerazione e controllo continuo del territorio.

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