GAETA – Colpo di scena alla vigilia del consiglio comunale di Gaeta. Ieri pomeriggio sono arrivate infatti una serie di notifiche dirette ai consiglieri comunali, al sindaco, alla segretaria comunale ed al dirigente del dipartimento Seap. Un ordine del giorno che poteva sembrare del tutto innocuo, ovvero l’approvazione di due varianti di bilancio, già passate peraltro in giunta con i poteri di surroga del consiglio comunale, e del piano acustico, si sta trasformando in un vero e proprio test per la maggioranza. Infatti, a poche ore dalla riunione dell’assemblea, il presidente del consiglio Davide Speringo ha inserito negli argomenti in discussione l’approvazione l’approvazione del project financing sulla particella 1683, quella cioè che è stata gestita fino alla stagione balneare 2024 dalla società C.A.B. La proposta presentata dal vecchio concessionario non ha convinto però il dirigente del dipartimento Seap Pietro D’Orazio che ha preferito per la seconda volta portare al suo posto in consiglio comunale la proposta presentata dalla società concorrente Up.
Lo scorso 19 febbraio la proposta di delibera era stata sottoposta al consiglio insieme ad altre otto, ma la notizia di un ricorso al tar contro il comune di Gaeta aveva paralizzato quel giorno il consiglio comunale con continue interruzioni, fino alla decisione finale di ritirare il punto per evitare che alle defezioni sul voto, registrate per gli altri project, si aggiungessero ulteriori fibrillazioni in maggioranza. Dopo il ritiro della delibera, il ricorso era comunque andato avanti, anche se, non ritenendo esserci più una impellenza particolare, perché, come reso noto ora, il aveva comunque promesso di affidarsi ad un parere legale, il concessionario aveva preferito continuare a coltivare la propria tesi, con maggiori elementi. Ma dopo la decisione del dirigente D’Orazio di dichiarare l’improcedibilità della proposta e la nuova presentazione all’ordine del giorno di una offerta concorrente, il concessionario preme ora nuovamente sull’acceleratore.
In pratica il C.A.B. ha messo a conoscenza i consiglieri comunali che aveva rinunciato alla domanda cautelare contenuta nel ricorso introduttivo, ma ora l’improvvisa riproposizione all’o.d.g. del project concorrente ha spiazzato il concessionario secondo il quale il comune di Gaeta avrebbe agito erratamente in base alla “presunta rinuncia” alla domanda cautelare di CAB S.r.l., ed alla mancata riproposizione nei motivi aggiunti della richiesta. “Si precisa che CAB S.r.l. – ha chiarito ora l’amministratore dell’azienda concessionaria – non ha rinunciato e non intende rinunciare alla tutela cautelare, avendo espressamente richiesto la concessione delle misure cautelari per le motivazioni e le ragioni dettagliatamente esposte nel ricorso”. Il procedimento amministrativo instaurato tira in ballo inequivocabilmente l’eventuale responsabilità dei consiglieri comunali che sono chiamati ad approvare il project contestato.
Ma anche il dirigente, che ha sospeso la proposta e l’ha dichiarata improcedibile, sul presupposto che parte della documentazione presentata dal concessionario Cab era stata consegnata nel gennaio 2025, e dunque fuori dai termini, forse qualche chiarimento in più potrebbe darlo nel corso della seduta di oggi. Se non altro per capire meglio, come ha già tentato di fare in questi giorni il consigliere del partito democratico Franco De Angelis, se non vi siano profili di incompatibilità per conflitto di interessi quando, uno stesso dipendente comunale, che compaia, sia nella redazione del parere di esclusione di un project financing che nella valutazione positiva proposta della società concorrente, venga poi ritenuto anche legittimato ad esprimere un nuovo parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica che, di fatto, consenta il reinserimento di una delibera, proprio sullo stesso argomento, in consiglio comunale. Il dubbio sorge perché il dirigente in questione avrebbe ricevuto, in data 4 marzo 2025, una querela proprio in merito all’esclusione dell’impresa.