Ventotene / Il Comune chiede il dissequestro dell’ex campo sportivo trasformato in discarica

FORMIA – L’istanza è già partita dal palazzo municipale di piazza Castello: il Gip del tribunale di Cassino dissequestri quella parte dell’ex campo di calcio di Ventotene che, trasformata in discarica abusiva nel sito conosciuto come il Memoriale del Confino durante il secondo conflitto mondiale, era stata messa sotto chiave dai Carabinieri della locale stazione e da quello del Nucleo Forestale di Latina.

Il sindaco della seconda isola pontina, Carmine Caputo, ha dato mandato di chiedere la rimozione dei sigilli apposti dai carabinieri e di difendersi, semmai, dall’accusa di abbandono incontrollato di rifiuti. Il primo cittadino è pronto anche a vincere il duello psicologico avviato a distanza con la Futuro Rifiuti Zero, la municipalizzata del comune di Formia che, gestendo il ciclo dei rifiuti anche a Ventotene, è in rotta di collisione da mesi con il comune isolano.

Che la situazione igienico-sanitaria ed ambientale dell’ex campo di calcio non fosse delle migliori ne era giustamente a conoscenza il primo cittadino che quasi un mese fa, il 14 marzo, aveva chiesto all’amministratore unico della “Frz” Raffaele Rizzo di rimuovere tutti i rifiuti accatastati presso il Memoriale del Confine diventato nel frattempo l’illegale isola ecologica del i Ventotene. La precedente – il comune con i fondi del Pnrr ne sta realizzando una ufficiale nell’area del porto – era stata rimossa su richiesta della Frz in quest’ultimo sito impugnando le continue proroghe annuali di un’ordinanza sindacale risalente al 2011. Un braccio di ferro, quest’ultimo, vinto dalla Frz che ha privato l’isola e i suoi cittadini di “un servizio con cui smaltire i rifiuti ingombranti” .

Di parere opposto la Frz, che, dichiarandosi “privata della possibilità di ottimizzare i carichi per i trasporti dei rifiuti su terraferma”, ha accusato la giunta Caputo di non accollarsi per i maggiorati costi di trasferimento a Formia dei rifiuti isolani. Che esista uno scollamento tra l’amministrazione comunale di Ventotene e la Frz lo conferma l’amministratore unico di quest’ultima Raffaele Rizzo: “Negli anni la Futuro Rifiuti Zero ha invitato le amministrazioni di Ventotene a partecipare alle assemblee e alle riunioni decisionali. Tuttavia, nessun amministratore prende parte direttamente agli incontri, inviando invece consulenti privi di potere decisionale. Nell’esclusivo interesse della cittadinanza e per scongiurare possibili emergenze igienico-sanitarie, Formia Rifiuti Zero ha più volte sollecitato formalmente l’amministrazione di Ventotene in merito alla gestione del conferimento dei rifiuti. Di fronte alla mancata risposta, la società si è trovata costretta a segnalare la situazione al Prefetto di Latina e alla Regione Lazio”.

Intanto per il 9 aprile è stata convocata un’assemblea dei sindaci dei Comuni che compongono la società “alla quale il Comune di Ventotene ha già annunciato l’ennesima partecipazione di consulenti. esterni, anziché dei rappresentanti istituzionali”, ha concluso Rizzo.

FRZ, È DI NUOVO SCONTRO CON IL CAPOGRUPPO ARNONE

Il sequestro operato dai Carabinieri dell’ex campo di calcio di Ventotene è stata la migliore benzina per il capogruppo di “Guardare Oltre” al comune di Formia Imma Arnone per provocare un altro incendio nei rapporti con la Frz.

“Lo stato della raccolta dei rifiuti a Ventotene non fa onore alla Futuro Rifiuti Zero e alla nostra stessa città – osserva subito Arnone – D’altronde basta osservare con attenzione lo stato dello spazzamento anche nel centro cittadino di Formia per cominciare a porci una domanda: la Frz è diretta con capacità e competenza?

Il Comune di Formia effettua un controllo reale sul suo funzionamento? Sono mesi che il controllo analogo non si riunisce, eppure di cose da controllare ce ne sarebbero tante! – aggiunge Imma Arnone – E così in questa situazione vanno avanti assunzioni; rapidi avanzamenti di carriera di chi è appena arrivato, a discapito di chi ha un’anzianità di carriera; contenziosi legali (ormai l’avvocato Teofilatto ha già incassato più di 120mila euro e continua a monopolizzare l’attività legale della Frz senza attenersi al principio di rotazione)”.

Il capogruppo consiliare di Guardare Oltre auspica invece “una riflessione seria sul modo in cui viene condotta questa società a totale capitale pubblico. Possibile che il Sindaco Gianluca Taddeo e l’assessore al ramo Fabio Papa e la maggioranza tutta, non abbiano nulla da dire?”

A dire della dottoressa Arnone la Frz è una società pubblica che nasce “per una volontà politica forte del Comune di Formia e con una mission importante: quella di diventare un punto di riferimento per ciò che riguarda l’igiene urbana per tutto il comprensorio. Ancora una volta constatiamo che ciò non è così per questa amministrazione che nel 2024 ha di fatto chiuso le porte a Minturno e Spigno Saturnia e oggi lascia nelle mani del dottor Rizzo una situazione così delicata, che rischia di gettare solo fango sulla Frz”, ha concluso Imma Arnone.