Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ragusa nei confronti di un cittadino egiziano, indagato nell’ambito di un’importante operazione di contrasto al traffico di migranti. L’uomo, che era fuggito da Terracina in Inghilterra, aveva fatto perdere le proprie tracce, ma grazie a un’efficace collaborazione internazionale, è stato rintracciato e riportato in Italia.
Nel 2022, il cittadino egiziano era stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dalla Questura di Ragusa, in quanto presunto organizzatore del trasferimento via mare di 463 migranti. Secondo le indagini, avrebbe permesso l’ingresso illegale di queste persone in cambio di somme di denaro. Dopo il fermo, era stato posto agli arresti domiciliari con l’applicazione di un braccialetto elettronico, stabilendo il proprio domicilio a Terracina.
Tuttavia, dopo alcuni mesi di detenzione domiciliare, l’uomo è riuscito a tranciare il dispositivo di controllo e a fuggire, rendendosi irreperibile. Le successive attività investigative condotte dai poliziotti del Commissariato di Terracina hanno portato a raccogliere informazioni sul suo possibile nascondiglio, suggerendo che potesse essere scappato in Inghilterra.
In seguito a queste informazioni, è stata avviata una richiesta di cooperazione internazionale attraverso l’Interpol, culminando nell’emissione di un mandato di arresto europeo per la sua estradizione. Grazie a questa operazione, l’uomo è stato rintracciato a Londra, dove nel frattempo aveva trovato lavoro in un noto ristorante.
Dopo il procedimento legale previsto, è stata concessa l’estradizione. Il 31 marzo scorso, l’uomo è atterrato all’aeroporto di Roma Fiumicino, dove è stato immediatamente raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Successivamente, è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli.
Questo caso evidenzia l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di migranti e la determinazione nel perseguire i responsabili di tali attività illecite, anche oltre i confini nazionali. La cooperazione internazionale si è rivelata fondamentale per il successo di questa operazione, dimostrando l’importanza di unire le forze per affrontare fenomeni criminali complessi e transnazionali.