Formia / Scontro PD-FdI: Cardillo Cupo chiede 40mila euro di risarcimento danni a Luca Magliozzi

FORMIA – Una valanga di attestati di solidarietà ha travolto nelle ultime ore il capogruppo del Partito Democratico al Comune di Formia Luca Magliozzi dopo la pubblicazione sui social di una raccomandata ricevuta dall’avvocato Cristian Bove. Il professionista, cognato della consigliera comunale di Fratelli d’Italia Ilaria Benocci, ha chiesto al capogruppo Dem una salata richiesta di risarcimento danni formalizzata dal Presidente del Consiglio di Formia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, di cui Cristian Bove e il fratello di quest’timo, Gianni, sono considerati i più stretti collaboratori di studio.

Ma cosa chiede l’avvocato Bove junior al consigliere comunale e provinciale del Partito Democratico? La raccomandata, dal costo di 6 euro e 80 centesimi, contiene una pretesa economica più cospicua da parte del presidente del consiglio comunale di Fdi: l’invito a stipulare convenzione di negoziazione per un riconoscimento di un ristoro di 40mila euro a fronte di presunti danni all’immagine dell’avvocato Cardillo Cupo. Insomma, non sono bastate le minacce di querele ai giornalisti per la triste e tragica vicenda di Giuseppe Maiolo – scomparso un anno fa in un incidente stradale quando a quell’ora il Comune su indicazione del Tribunale dei Minorenni avrebbe dovuto garantire la sua frequenza scolastica – all’ex dirigente comunale Tiziana Livornese, all’ex sindaco Paola Villa e al capogruppo consiliare di “Guarda Oltre” Imma Arnone, che si è aggiunta richiesta di risarcimento danni avanzata ai danni di Magliozzi.

L’interessato, che ha confermato di essersi consultato anche con alcuni legali (“anche di area di centrodestra”), ha definito l’iniziativa del presidente Cardillo Cupo “l’ennesimo episodio di prepotenza politica avvenuto nella nostra città a causa di alcune mie considerazioni politiche espresse nelle scorse settimane. Questo atto sembra più un tentativo di ‘intimidazione’ politica che un modo di sostenere le proprie ragioni – ha aggiunto Magliozzi – Il Presidente del Consiglio ha scelto una strada pericolosa: ridurre la politica locale a delle minacce legali. Invece di occuparsi delle vere criticità del territorio, questa Amministrazione preferisce attaccare chi, legittimamente, esercita il ruolo di opposizione”.

Che non sia, purtroppo, la prima volta che “assistiamo a simili manovre” lo ribadisce lo stesso capogruppo del Pd: “Altri consiglieri di minoranza hanno già subito querele nell’esercizio delle proprie funzioni. Stavolta l’azione legale arriva direttamente dalla carica politica che dovrebbe garantire il rispetto delle regole e dell’agibilità politica dei Consiglieri. Ma non sono stati risparmiati neanche giornalisti, dirigenti comunali e cariche dello Stato. Siamo arrivati al punto che è stata presentata un’interrogazione parlamentare da un deputato di Fdi (Luciano Ciocchetti) contro il Questore di Latina Fausto Vinci. Un atto del genere contro le istituzioni, anche se poi ritirato, non si era mai visto. Questi episodi non possono essere casuali: c’è un disegno preciso per intimidire il dibattito pubblico. Mai nella storia della nostra città il confronto politico era sceso a livelli così bassi, dove il dissenso viene soffocato da minacce e da azioni legali. Un imbarbarimento istituzionale senza precedenti. Siamo di fronte a un potere che mostra un’allergia evidente alle regole democratiche a qualsiasi forma di opposizione”.

Luca Maglizzi annuncia e ribadisce la sua linea personale e politica: “Ovviamente non ci facciamo intimidire, continuiamo e non finisce così”. In effetti molte componenti del Pd, a posteriori, stanno cominciando a recitare un mea culpa su quanto sta avvenendo a Formia anche ai suoi danni: il partito alla vigilia del ballottaggio del 17 e 18 ottobre 2021 lasciò libertà di voto al suo elettorato. Luca Magliozzi all’epoca era il candidato a sindaco e segretario politico uscente e fu una piacevole sorpresa elettorale al termine del primo turno. Non lo si saprà mai ma frange importanti dell’elettorato Dem sostennero al ballottaggio il futuro sindaco di Forza Italia Gianluca Taddeo, perché dietro il suo sfidante, l’infettivologo Amato La Mura, ci sarebbe stato l’odiato ex primo cittadino Sandro Bartolomeo. Dopo soli quattro anni arrivano ora le citazioni risarcitorie a quattro zeri.