FORMIA – Un’altra grana risarcitoria, a cinque o sei zero, attende l’amministrazione comunale di Formia. Due società – La “Escara Società cooperativa arl” e la “Gionta Turismo sas” – hanno annunciato di voler portare subito all’incasso l’esito di una significativa sentenza della seconda sezione del Tar-sezione di Latina (presidente Roberto Maria Bucchi e giudice estensore Viola Montanari) con cui è stato fortemente censurato l’operato dell’Amministrazione Taddeo in ordine alla gestione dei servizi balneari sulle spiagge libere.
La “Escara Società cooperativa arl” e la “Gionta Turismo sas” – entrambe assistite dall’avvocato Luca Scipione – hanno ottenuto l’annullamento della determina numero 829 del 23 maggio 2024 del dirigente del Suap del Comune di Formia che, a differenza di quanto era accaduto nei due anni precedenti, diversificava il vecchio incarico non comprendendo più l’attività accesso e quella di noleggio prevista dalla delibera di Giunta numero 85 del 14 maggio di un anno fa che prevedeva, a sorpresa, di esternalizzare pe l’annualità 2024 il servizio di assistenza e di salvataggio a mare e a terra sui due litorali del Comune di Formia, compresi i punti numero 13 e 17 sulla spiaggia di Gianola e S.Janni di cui erano titolari le due aziende assistite dall’avvocato Scipione.
Il ricorso al Tar dell’”Escara Società cooperativa arl” e della “Gionta Turismo sas” scaturì dalla richiesta delle due imprese formiana di avere legittimamente prorogato (ai sensi della legge 118/2022) il servizio anche per il 2024 dopo che si erano aggiudicate la procedura pubblica indetta dal Comune nel 2022 per una durata biennale. Nelle nove ed interessanti pagine della sentenza del Tar di Latina vengono raccolte e condivise le doglianze dell’avvocato Scipione nel momento in cui la delibera di Giunta del 14 maggio 2023 – propedeutica al provvedimento dirigenziale del Suap di una settimana più tardi – avesse inserito modifiche contrattuali definite antieconomiche per lo svolgimento di alcune iniziative di supporto alla balneazione (pulizia giornaliera, igiene e decoro del tratto di arenile nonché igienizzazione/sanificazione delle attrezzature di uso comuni) e per il noleggio delle attrezzature da spiaggia a richiesta dei frequentatori “per quanto
compatibile con le vigenti disposizioni regionali e regolamentari locali”.
Il Tar ora ha legittimato le due società ricorrenti a formalizzare una richiesta di danno benché non sia stata ancora quantificata ma che presto – ha rivelato l’avvocato Scipione – “lo sarà”. Le due società hanno ritenuto che l’esclusione dei servizi accessori dalla gara d’appalto originaria del 2022 rendesse inutile, dal punto di vista della realizzazione di una gestione economica, la partecipazione al bando. La delibera di Giunta del maggio 2024 con cui è stato improvvisamente esternalizzato il servizio, oltre a compiere una serie di illegittimità normative, ha stabilito i criteri per lo svolgimento dell’espletanda procedura di evidenza pubblica che, in realtà, ai sensi dell’articolo 4 della legge numero 118/2023, “avrebbero dovuto essere determinati dal Governo”.
Se la Giunta Taddeo poco più di un anno fa ha osato sostituirsi normativamente al Tar – e lo scrive il Tar – l “Escara Società cooperativa arl” e la “Gionta Turismo sas” hanno avuto via libera a formalizzare in maniera postuma la richiesta di risarcimento danni in quanto la stessa determinazione dirigenziale numero 829/20214 non ha previsto tra i servizi da affidare “l’attività accessoria di servizi vari e di noleggio delle attrezzature da spiaggia a richiesta dei frequentatori del tratto di arenile libero in corrispondenza delle rispettive posizioni salvataggio”, oggetto di specifica previsione della deliberazione di Giunta di una settimana prima, la numero 85 del 14 maggio 2024. E per il Tar il Suap del Comune di Formia non ha “fornito alcuna giustificazione in merito alla mancata conformazione sul punto all’atto di indirizzo” della Giunta municipale . La mano destra non fa quel che fa la mano sinistra e il Comune di Formia, “malgrado la regolarità della notifica, non si è costituito”. Ma quest’ultima non è più una notizia. Purtroppo.