FROSINONE – Si preannunciano circostanziati gli interventi delle parti civili nella nuova udienza, la tredicesima, in programma martedì nell’ambito del processo per la morte di Thomas Bricca, il 19enne ucciso ad Alatri da un colpo di pistola esploso la sera del 30 gennaio 2023 da una persona arrivata in sella ad uno scooter T-Max guidato da un complice.
Il dibattimento è arrivato al suo epilogo dopo che nell’udienza del 12 febbraio il sostituto procuratore Rossella Ricca nella sua articolata requisitoria aveva chiesto la condanna all’ergastolo per i due imputati, Roberto e Mattia Tosom, padre e figlio. Sono stati loro per la pubblica accusa, con i volti travisati dai caschi, ad raggiungere il “Girone” di Alatri in sella al cicloamatore da cui è stato sparato il colpo di pistola che ha ucciso in testa il povero Thomas.
La tesi della Procura di Frosinone sarà condivisa dai tre legali di parte civile che si alterneranno davanti la Corte d’assise presieduta dal giudice Francesco Paolo Mancini: l’avvocato Nicola Ottaviani per conto della madre di Thomas Bricca, Federica Sabellico, l’avvocato Marilena Colagiacomo quale legale di parte civile del padre e della sorella della vittima, Paolo e Silvana Bricca e, inoltre, Eugenia Dee Cesaris, la professionista incaricata di rappresentare il comune di Alatri nel processo.
Secondo alcune anticipazioni, i legali di parte civile condivideranno le conclusioni cui era giunta la dottoressa Ricca secondo la quale i due Toson vanno condannati con il carcere a vita, perché protagonisti di un omicidio che è stato allo stesso tempo volontario, premeditato e colposo. Padre e figlio avrebbero sparato per ribadire la loro supremazia su quel territorio dopo le due risse avvenute nei giorni precedenti con il gruppo nel quale Thomas si trovava.
L’ultima udienza del processo è prevista il 10 marzo quando interverranno i legali difensori Angelo Testa ed Umberto Pappadia. Se non ci dovesse essere la replica del Pm, la prossima settimana potrebbe arrivare anche la sentenza.