FORMIA – Il quesito, tutt’altro che shakespeariano, ha caratterizzato martedì l’intera giornata politica al Comune di Formia. Dopo l’audizione dei consiglieri comunali di opposizione Imma Arnone, Paola Villa, Alessandro Carta e Luca Magliozzi alla Prefettura di Latina, è arriva al Comune di Formia una formale lettera di richiamo o di censura sull’operato dei vertici dell’amministrazione Taddeo nei rapporti con alcune forze di minoranza di centro sinistra? A tentare fideisticamente di smentire la notizia era stato martedì mattina il presidente del consiglio comunale di Formia Pasquale Cardillo Cupo che, ricordando (all’opinione pubblica e forse a ste stesso) di saper fare anche meglio un altro mestiere, quello di avvocato, si era affrettato a chiedere urbi ed orbi richieste di smentita precisando di fatto di non aver ricevuto alcunchè dal Prefetto Ciaramella.
Rinnovando correttamente le scuse all’avvocato Cardillo Cupo di averlo anche noi definito quale destinatario della lettera di richiamo del Prefetto di Latina, dell’esistenza di una missiva contenente qualche bacchetta ai vertici dell’amministrazione formiana l’ha confermato addirittura il sindaco di Formia Gianluca Taddeo. Che utilizzando toni sferzanti nei confronti dei quattro odiati consiglieri comunali di opposizione ribadisce testualmente che “unica comunicazione arrivata, oramai quasi un mese fa, era relativa alla circostanza che quattro consiglieri di minoranza si erano recati presso l’Illustrissimo Signor Prefetto per esternare loro personali doglianze, come peraltro annunciato dagli stessi sulla stampa a più riprese. Oggi è chiaro il loro fine strumentale e questo non è più tollerabile”.
La lettera smentita da Cardillo Cupo viene confermata in una nota ufficiale dal capo dell’amministrazione al punto che qualche giorno dopo l’arrivo della comunicazione prefettizia unitamente alla potente e fedele segretaria comunale Marina Saccoccia invia una circolare ai dirigenti del Comune di Formia per chiedergli di ottemperare, dopo le lagnanze ricevute dal Prefetto Vicario Monica Perna, alle richieste delle minoranze, in primis le istanze di accesso agli atti. Questa nostra ricostruzione martedì è stata, quantunque possa apparire paradossale, confermata dal sindaco Taddeo: “Il Prefetto ha semplicemente informato di aver ricevuto i consiglieri di minoranza e di aver ascoltato le loro ‘presunte’ rimostranze, indicandone genericamente i contenuti. Ancora una volta ci troviamo – conclude il Sindaco Gianluca Taddeo – di fronte ad una strumentalizzazione da parte della minoranza, questa volta in modo ancora più grave, visto che riguarda una lettera del Prefetto. L’ennesimo attacco di chi non riesce proprio a tollerare la nostra azione amministrativa che mira al ‘fare’ e non a ‘polemizzare’. Adesso, però, si sta superando il limite della democrazia e del buon senso, dal momento che simili e continue azioni ostacolano il nostro legittimo diritto e dovere di amministrare questa Città, nel rispetto del mandato conferitoci dai cittadini, nel miglior modo possibile e nelle dovute condizioni di serenità”.
Intanto, ieri mattina la consigliera Paola Villa ha cercato di verificare se, a seguito dell’intervento del prefetto, vi siano stati effettivi cambiamenti nelle tempistiche di accesso agli atti. L’ex sindaco ha formalmente presentato in Comune una richiesta per ottenere il testo integrale della nota prefettizia, al fine di accertare se il prefetto abbia effettivamente sollevato rilievi o richiesto chiarimenti su eventuali omissioni da parte della segretaria comunale e del presidente del consiglio. Un passaggio che potrebbe essere determinante per chiarire ogni dubbio sull’esistenza di “richiami o biasimi” riguardanti l’operato della macchina amministrativa e della maggioranza che la guida.
Ma non è finita qui. Allegando la richiesta di rettifica inviata ad un organo di informazione, il presidente del consiglio comunale Cardillo Cupo, che in effetti era il primo deputato ad applicare le raccomandazioni inviate ai dirigenti dai vertici dell’amministrazione Taddeo, era tornato ad attaccare senza limiti e frontalmente “qualche consigliere di minoranza” alludendo al capogruppo del Partito Democratico Luca Magliozzi: “Se pensa di intimorire questa Amministrazione tramite la sistematica diffusione di notizie false ha sbagliato indirizzo perché il Sindaco di Formia è persona inattaccabile (manco fosse il presidente della Repubblica Sergio Mattarella). Se qualcuno, invece, pensa di intimorire me per la mia lealtà e quella di Fdi a questa Amministrazione sta solo perdendo tempo”.
La presa di posizione di Cardillo Cupo prima e di Taddeo poi ha motivato la maggioranza di centrodestra ad utilizzare l’ironia sui social per attaccare le minoranze con battute del tipo “Siamo su scherzi a parte”. E’ stata la stessa battuta presa in prestito dal capogruppo di Guardare Oltre. Imma Arnone, per tornare sulla chiusura lo scorso dicembre dei centri diurni: “Se non fosse tragico per tante famiglie di persone con disabilità grave, ci sarebbe veramente da ridere… Il sindaco Taddeo e la sua giunta hanno avuto il coraggio di approvare la delibera riguardante il Dup 2025/2027 (documento unico di programmazione) che è il documento che guida “l’attività strategica ed operativa del Comune”, quindi documento fondamentale associato al Bilancio. Vi viene specificata la richiesta di “garantire la continuità di supporto ai centri diurni per la disabilità”. Mentre hanno distrutto i punti di riferimento di tante persone fragili, si permettono di prenderle anche in giro – ha concluso la dottoressa Arnone – Ci vuole, veramente, una grande faccia tosta! Ma vergognatevi”.