GAETA – Suscita sentimenti di gioia nella comunità di Gaeta la scelta di Papa Francesco di avviare il percorso di beatificazione del Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto. Il papa infermo, alle prese con una polmonite bilaterale e ricoverato presso il policlinico romano Gemelli, ha deciso di firmare ieri il decreto nei confronti del carabiniere, già proclamato Servo di Dio, che a nemmeno 23 anni, durante la Seconda guerra mondiale, decise di sacrificare la propria vita in cambio della liberazione di 22 ostaggi detenuti nelle mani dei soldati tedeschi.
Originario del quartiere napoletano di Antignano al Vomero, D’Acquisto fu trucidato a Torre di Palidoro, poco lontano dalla caserma in cui prestava servizio. Il carabiniere si sottopose volontariamente alla fucilazione nazista programmata quale rappresaglia ad un attentato partigiano. A Gaeta la figura di Salvo d’Acquisto è diventata un pezzo del paese dal 1974, quando la giunta di Giuseppe Uttaro, su proposta dell’allora comandante della compagnia dei carabinieri Aldo Lisetti, dedicò la nuova infrastruttura portuale, in zona Arzano, al coraggioso militare.