Formia / Hotel Bajamar, Paola Villa contro l’interrogazione di Ciocchetti: “La politica resta in un tombale silenzio”

FORMIA – Un’iniziativa che ha “dell’inaudito e qui nel sud pontino è, a dir poco, assurda e ridicola”. Ha fatto fatica a circoscrivere la sua rabbia, mista a delusione, l’ex sindaco di Formia Paola Villa dopo aver saputo sabato dagli organi di informazione del contenuto dell’interrogazione parlamentare a risposta orale che il deputato di Fratelli d’Italia – con un passato nella Dc-Ccd e Udc – Luciano Ciocchetti ha presentato al Ministro degli Interni Matteo Piantedosi sulla “legittimità” del provvedimento di sospensione (per la somministrazione di alimenti e bevande a clienti esterni) emessa dal Questore di Latina, Fausto Vinci, all’Hotel Bajamar di Formia per la rissa verificatasi all’interno e poi proseguita all’esterno in occasione del Veglione di Capodanno.

Le dichiarazioni di Ciocchetti, che con il sud pontino non ha mai avuto alcun interesse di natura elettoralistica sono apparse molto gravi se rapportate all’istituzione Prefettura contro la quale si è scagliato e alle ventilate censure operate sull’attività investigativa di Carabinieri e Polizia svolta all’indomani del fattaccio a causa del quale sei partecipanti alla stessa rissa sono stati raggiunti da altrettanti Daspo Willy con cui non potranno frequentare nei prossimi tre anni locali ed esercizi pubblici di Formia. L’invettiva del deputato di Fdi non è stata accompagnata da commenti dal mondo politico cittadino e provinciale. L’unica voce fuori dal coro – e c’era da attenderselo – è stata quella del capogruppo della lista “Un’altra città”, Paola Villa. Il suo quadro è stato a fosche tinte per ribadire (anche a Ciocchetti?) che a Formia “negli ultimi anni, da quando sono al governo della città i Fratelli d’Italia, abbiamo avuto una sparatoria in una concessionaria di auto in cui è stato ferito un esponente della famiglia Bardellino, Gustavo; un’esplosione presso un’attività commerciale in pieno centro e di fronte una scuola, attività riconducibile alla famiglia Fustolo di cui alcuni esponenti coinvolti in un’indagine enorme sul traffico di droga e sui legami dei gruppi criminali autoctoni con i gruppi della provincia casertana; a luglio 2023 venne “scoperto” un bunker riconducibile al boss Antonio Bardellino, fondatore del clan dei casalesi, capo della Nuova Famiglia, creduto morto, ma che probabilmente invece ha continuato i suoi affari e i suoi traffici in questi ultimi trent’anni, tra l’Italia e il sud America; una maxi inchiesta di frodi fiscali, che ha visto coinvolto tra i tanti nomi, anche Gianni Luglio, sodale della famiglia Bardellino, già condannato in forma definitiva in Cassazione nel 2019 insieme ad Angelo Bardellino per l’inchiesta “Formia Connection”.

Se l’onorevole Ciocchetti aveva espresso dubbi sulla legittimità del provvedimento di inibizione del questore Vinci ai danni dell’Hotel Bajamar, l’ex sindaco Villa aggiunge come per i fatti poc’anzi elencati non “c’è stato alcun commento, neanche un fiato, da parte del Presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo (di Fdi), nessun fiato da parte del sindaco Gianluca Taddeo e della maggioranza consiliare targata fratelli d’Italia e forza Italia”. Se le forze di polizia da giorni stanno informalmente invocando uno scatto d’orgoglio da parte della politica cittadina sulla situazione venutasi a creare a Formia, che qualcosa (di negativo) sta avvenendo lo sottolinea lo stesso ex sindaco: “La politica resta in silenzio – ha scritto sui social – Si tratta di tombale silenzio e se ne vede bene (la politica) dall’ intervenire, fare interrogazioni parlamentari e chiedere la convocazione della Commissione Parlamentare Antimafia, come chiedemmo noi, già con delibera di consiglio comunale nel novembre 2022.”

E con quale conclusione sulla rissa la notte di San Silvestro? “La cosa vera è che a capodanno al Bajamar di Formia la rissa c’è stata, ha visto coinvolti anche dei “personaggi già noti alle forze dell’ordine” per cui è stato disposto il Dacur ( il divieto di accesso alle aree urbane), ed ora Fratelli d’Italia presenta un’interrogazione parlamentare per mettere sotto accusa la nostra questura e i nostri carabinieri.” E il finale della professoressa Villa ha una forte caratterizzazione letteraria-filosofica: “Secondo Schopenhauer “l’assurdo fa molto facilmente fortuna nel mondo” qui a Formia ne ha fatta e continua a fare tanta… di fortuna.”