Ospedali pontini nel caos: ritardi nei pagamenti per il personale delle pulizia, proclamato lo stato di agitazione

LATINA – I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione in relazione ai ritardi che starebbe accusando l’Asl di Latina per il pagamento delle maestranze impegnate nelle diverse aziende che si occupano dei servizi di pulizia e sanificazione negli ospedali pontini. Una richiesta di intervento di mediazione è stata inoltrata al Prefetto di Latina Vittorio Ciaramella relativamente alle modalità e ai tempi di pagamento degli stipendi di gennaio 2025 e, più complessivamente, sull’andamento dell’impegnativo appalto.

I sindacati sostengono come la società capofila dell’associazione di impresa che ha in gestione l’appalto, la “Meranese Servizi”, si sia giustificata per l’omesso pagamento degli stipendi a causa di presunti ritardi per il riconoscimento delle fatture. Si tratta di una ricostruzione contestata dall’Asl ma Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sottolineano come l’attuale azienda appaltatrice abbia creato una serie di disservizi, ritardi nel riconoscimento degli stipendi alle maestranze – anche se in servizio nello stesso reparto – e non abbia rispettato gli standards sulla sicurezza al punto che specifiche segnalazioni sono state trasmesse all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e al Prefetto.

“La situazione ad oggi è chiara: il raggruppamento temporaneo di imprese gioca sulla pelle dei tanti lavoratori e delle tante lavoratrici che nonostante il mancato pagamento continuano a lavorare in un servizio delicato e di assistenza ai tanti utenti e malati negli ospedali. – ha fatto sapere Gianfranco Cartisano, segretario provinciale della Uiltucscs di Latina – Abbiamo urgenza nell’immediatezza di un intervento della Prefettura e della direzione generale della Asl di Latina perchè le diatribe interne e le posizioni di queste aziende a noi non interessano: i lavoratori devono essere retribuiti, il rischio d’impresa è in capo al datore di lavoro non può essere gettato sugli addetti negli ospedali, che già lavorano nelle difficoltà create dalle società appaltanti”.

“C’è urgenza di chiarezza, di stipendi ai lavoratori e soprattutto la committenza non può continuare a gestire un servizio cosi delicato, pulizie e sanificazione con dei soggetti – ha terminato l’esponente della Uiltucs – non affidabili e non credibili sul pagamento delle fatture e mancato pagamento dei salari”.