LATINA – Dino Iavarone è il nuovo portavoce di Fratelli d’Italia di Latina. L’elezione per acclamazione è avvenuta sabato al termine del congresso cittadino di Fdi che si è svolto presso la gremita sala conferenze dell’Hotel Europa. Davvero di rango il tavolo dei relatori ospiti del presidente del congresso Luciano Ciocchetti: tra questi il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, l’assessore regionale Elena Palazzo, i consiglieri regionali Enrico Tiero e Vittorio Sambucci, l’assessore ai servizi sociali al comune di Latina Michele Nasso nella veste di commissario uscente (dal dicembre) del partito di Latina ed il sindaco del comune capoluogo Matilde Celentano.
L’elezione di Dino Iavarone è arrivata dopo la decisione dell’avvocato Simone Di Leginio di ritirare la propria candidatura a svolgere l’incarico di coordinatore comunale di Fdi. Un gesto commentato con toni lusinghieri dal coordinatore provinciale del partito, il Senatore Nicola Calandrini: “Dino è stato scelto per la sua onestà intellettuale, per la sua generosità e per la sua visione politica che ha più volte dimostrato ricoprendo il ruolo di consigliere comunale e presidente di una commissione importante come quella delle attività produttive”.
Lo stato di salute di Fdi è stato sottolineato dallo stesso Calandrini: “Siamo nel pieno di una stagione congressuale che mostra la vitalità del nostro partito. Fratelli d’Italia è ormai un partito maturo, che solo in provincia di Latina conta più di 7mila tesserati. E’ necessario che la classe dirigente sia espressione dei territori e i congressi comunali servono proprio a questo”.
Il congresso comunale di Latina di Fdi ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’azione dell’amministrazione locale: “Solo ieri – ha sottolineato Calandrini – abbiamo firmato con l’Università l’accordo per il Garage Ruspi e l’ex banca d’Italia dando definitivamente la funzione universitaria alla nostra città; tra poco restituiremo alla comunità il parco Falcone e Borsellino; siamo in dirittura d’arrivo per l’ex Icos, per la cittadella giudiziaria e per il palazzo Key: Latina, la città delle opere incompiute, torna a essere città del costruire e del vivere. Abbiamo dimostrato di saper dialogare con tutti, anche con le opposizioni, pur essendo rigorosi nell’assumerci la responsabilità delle scelte fatte e lo ha dimostrato quanto avvenuto con l’istituzione della fondazione per i 100 anni della città. Certo è che tra noi e loro la distanza resta siderale: penso alla gestione dei rifiuti e alla demagogia nel confronto avuto sull’approvazione del Bilancio”.
“Questo per dire – ha osservato Calandrini – che abbiamo ben chiaro chi siano i nostri avversari politici. Ai nostri alleati invece dico che Fratelli d’Italia, essendo il partito di maggioranza relativa, sente forte la responsabilità della buona riuscita del progetto politico di Matilde Celentano. Un progetto che per essere realizzato ha bisogno di una coalizione in cui nessuno può permettersi di viaggiare con il freno a mano tirato. Abbiamo decine di milioni di euro che possono cambiare il volto della città e che dovranno essere spesi entro il 30 giugno 2026. Bisogna correre e realizzare tutte queste opere che andranno a migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. La capacità di ascolto e il compromesso devono rappresentare – ha concluso il Senatore di Fdi – la bussola del nostro agire ma il tutto deve svilupparsi all’interno della cornice del sentire comune e del rispetto reciproco che si richiede a degli alleati che sono sì diversi ma accomunati da un medesimo obbiettivo”.