MONTE SAN BIAGIO – Due uomini, rispettivamente di 59 e 22 anni, entrambi residenti a Fondi e già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati dai carabinieri per tentata estorsione in concorso. Una storia che sembra uscita da un film, ma che purtroppo è fin troppo reale.
Tutto inizia a gennaio, quando un uomo di 29 anni decide di sporgere denuncia, esasperato dalle continue minacce ricevute tramite social network. I messaggi, anonimi ma espliciti, non lasciavano spazio a fraintendimenti: “Consegna 2.000 euro, altrimenti ne pagherai le conseguenze”. Ma le minacce non si fermavano solo a lui. Anche una donna di 27 anni e un uomo di 49 anni erano finiti nel mirino degli estorsori, bersagliati da intimidazioni che mettevano a rischio la loro incolumità.
I carabinieri della stazione di Monte San Biagio, dopo aver raccolto la querela, hanno avviato un’indagine accurata. Una serie di accertamenti e perquisizioni ha portato alla scoperta del materiale incriminato: telefoni cellulari e dispositivi informatici utilizzati per inviare i messaggi intimidatori. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e verrà ora sottoposto ad approfonditi accertamenti tecnici.
Il caso solleva un tema delicato e sempre più attuale: l’uso dei social network come mezzo di minaccia e intimidazione. Le dinamiche delle estorsioni si sono evolute, abbandonando in parte i metodi tradizionali per sfruttare la comodità (e la relativa impunità) del mondo virtuale. Un mondo dove l’anonimato diventa un’arma, e dove bastano pochi messaggi per gettare qualcuno nel panico.
L’intervento dei carabinieri ha però messo fine a questo tentativo di estorsione. Ora, spetta all’autorità giudiziaria fare chiarezza e stabilire le responsabilità dei due denunciati.