GAETA – Non si è fermato nemmeno davanti alla porta chiusa. Un uomo di 46 anni è stato arrestato lo scorso 4 febbraio dai Carabinieri della Tenenza di Gaeta per atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, una donna di 43 anni.
La vicenda ha avuto il suo epilogo quando la vittima, terrorizzata, ha chiesto aiuto al 112 NUE: l’uomo si era presentato sotto casa sua e, in preda alla rabbia, ha iniziato a prendere a pugni la porta nel tentativo di entrare. Un gesto di violenza che, purtroppo, non era isolato. Solo pochi giorni prima, il 29 gennaio, la donna lo aveva già denunciato per comportamenti analoghi.
All’arrivo dei militari, la situazione era chiara: un’escalation di minacce e intimidazioni che non lasciava più spazio a dubbi. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Nella giornata di ieri, il giudice ha confermato l’arresto e disposto la prosecuzione della misura cautelare. Una decisione necessaria per proteggere la vittima e porre un freno a una situazione che, come spesso accade in questi casi, avrebbe potuto degenerare ulteriormente.
Il fenomeno della violenza e dello stalking resta una piaga purtroppo ancora troppo diffusa. La tempestività dell’intervento e il coraggio della donna nel denunciare hanno permesso di evitare conseguenze ancora peggiori. Resta, tuttavia, il monito: nessuno dovrebbe sentirsi prigioniero della paura, e denunciare è sempre il primo passo per uscirne.