FORMIA – È stato assolto con formula piena dal Tribunale di Cassino il cinquantenne P.G., imprenditore formiano titolare di una ditta edile, che era finito al centro di un’indagine della Guardia di Finanza per presunte gravi irregolarità fiscali.
Le ipotesi investigative delle Fiamme Gialle avevano delineato un quadro accusatorio pesante: secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni obbligatorie elementi rilevanti per la ricostruzione economico-patrimoniale della sua società, dichiarando entrate di gran lunga inferiori a quelle effettive. Inoltre, secondo l’accusa, avrebbe distrutto le scritture contabili per ostacolare la verifica dei movimenti economici e sottrarsi al pagamento dell’IVA per una somma complessiva superiore ai 5 milioni di euro.
Comparso davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Cassino, Pio Cerase, P.G. ha potuto dimostrare, con il supporto del suo difensore, l’Avvocato Pasquale Cardillo Cupo, che i presunti elementi attivi contestati non erano mai stati effettivamente incassati. Di conseguenza, è stata esclusa qualsiasi ipotesi di evasione fiscale.
Al termine della camera di consiglio, il giudice ha pronunciato il verdetto di assoluzione, stabilendo che “il fatto non sussiste”. Una sentenza che ribalta completamente l’impianto accusatorio e restituisce all’imprenditore la piena legittimità della sua attività professionale.