SABAUDIA – Colpo di scena nell’inchiesta sul noleggio di ombrelloni e sdraio su aree private a Sabaudia. Il giudice del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha deciso di respingere la richiesta di archiviazione per il vicesindaco Giovanni Secci, esponente di Forza Italia, e per la dirigente comunale Concetta Pennavaria, ordinando l’imputazione coatta.
I due sono ritenuti presunti responsabili dei reati di omissione di atti d’ufficio e danneggiamento o distruzione di beni demaniali. Il Gip ha disposto l’invio degli atti in Procura, con l’obbligo per il pubblico ministero di formulare entro dieci giorni il capo di imputazione. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Renato Archidiacono e Fabio La Macchia.
L’indagine, partita da una richiesta di accesso agli atti avanzata dalla minoranza del Comune, è stata condotta dai Carabinieri del Nipaaf della Forestale, con il supporto dei colleghi della stazione di Sabaudia. In un primo momento, la Procura aveva chiesto l’archiviazione, ritenendo insufficienti gli elementi per un processo. Tuttavia, dopo l’udienza in camera di consiglio presso il Tribunale di Latina, il giudice ha deciso di proseguire con l’imputazione coatta.
Ora, spetterà alla Procura formalizzare le accuse nei confronti degli indagati e decidere il successivo percorso giudiziario.