Priverno / La morte di Matteo Pietrosanti: la famiglia si oppone nuovamente all’archiviazione

PRIVERNO – La famiglia di Matteo Pietrosanti, il ragazzo di 15 anni morto improvvisamente sul campo da calcio nel marzo del 2022, non si arrende e continua a chiedere giustizia. Per la seconda volta, infatti, i legali dei genitori, gli avvocati Daniela e Angelo Fiore, si sono opposti alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Latina.

La tragedia si consumò durante un normale allenamento con la squadra: Matteo si accasciò improvvisamente a terra e, nonostante l’intervento immediato dei sanitari del 118, non fu possibile salvargli la vita. A seguito dell’accaduto, la Procura aprì un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, cercando di far luce sulle circostanze della morte del giovane atleta.

Nel 2023, dopo una prima richiesta di archiviazione da parte degli inquirenti, i familiari si erano opposti, sollevando dubbi in merito alla presenza e alla funzionalità del defibrillatore in campo, oltre che sulla validità del certificato di idoneità sportiva del ragazzo. Il giudice del Tribunale di Latina aveva accolto l’istanza, disponendo ulteriori accertamenti.

Ora, nonostante le nuove indagini, la Procura ha nuovamente chiesto di chiudere il caso, ma la famiglia non ci sta. I loro legali chiedono ulteriori approfondimenti su possibili omissioni nella fase dei soccorsi e sulla corretta manutenzione del defibrillatore, oltre che su eventuali irregolarità negli accertamenti medici che avevano attestato l’idoneità di Matteo alla pratica sportiva.

La battaglia legale, dunque, non è ancora conclusa: la famiglia di Matteo chiede risposte e giustizia per una morte che, forse, poteva essere evitata.