Latina / Giovane donna muore sbranata dai cani nella villetta di un amico

LATINA – Una tragedia agghiacciante ha scosso la periferia di Latina, in strada Piccarello, dove una giovane donna è morta dopo essere stata aggredita dai cani di un amico, mentre entrava nella villetta dell’uomo nel cuore della notte. Il dramma si è consumato intorno alle 3:30, in circostanze che lasciano attoniti e sollevano interrogativi su responsabilità e negligenze.

Il dramma e i soccorsi

La vittima, una trentenne di origine sudafricana residente a Latina da anni, è stata attaccata da un branco di quattro o cinque cani appena entrata nel cortile della proprietà. Le sue urla hanno svegliato i vicini, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. All’arrivo della polizia e del personale sanitario, la scena era devastante: la donna giaceva a terra in una pozza di sangue, il corpo lacerato dalle ferite. Sebbene ancora cosciente, le sue condizioni erano disperate. Trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti, è deceduta poco dopo.

Per permettere l’ingresso dei soccorritori, i poliziotti sono stati costretti a sparare per fermare gli animali inferociti: uno dei cani è stato abbattuto, un secondo ferito e successivamente soccorso dai veterinari. Gli altri due sono riusciti a fuggire, mentre un quinto cane si è rivelato inoffensivo.

Una tragedia annunciata

L’episodio è ancora più inquietante considerando che, appena una settimana prima, nella stessa abitazione si era verificata un’altra aggressione: una ragazza e il proprietario della villetta erano stati attaccati dagli stessi cani, riportando ferite gravi. Nonostante l’intervento dei veterinari dell’ASL per controllare gli animali, la loro estrema aggressività e l’assenza del padrone avevano reso impossibile il recupero degli esemplari, che avrebbero dovuto essere sottoposti a esami specifici per valutare eventuali disturbi comportamentali e il rischio di contagio della rabbia.

Condizioni degradanti e responsabilità

La villetta, descritta come un luogo in condizioni di estremo degrado, ospitava cani denutriti e scarsamente socializzati, un contesto che ha probabilmente influenzato il loro comportamento violento. Ora l’abitazione è stata posta sotto sequestro e sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità. La salma della vittima è stata messa a disposizione per l’autopsia e l’identificazione ufficiale.

Interrogativi e conseguenze

Questo tragico evento pone in luce una serie di domande su come sia stato possibile che, nonostante il precedente episodio e le condizioni evidenti degli animali, non siano state adottate misure più incisive per prevenire ulteriori aggressioni. La comunità attende risposte, mentre le autorità dovranno stabilire eventuali responsabilità, inclusa quella del proprietario dei cani, al momento irreperibile.

Quella che avrebbe dovuto essere una serata tranquilla si è trasformata in un incubo, lasciando dietro di sé dolore, indignazione e un forte senso di impotenza di fronte a una tragedia forse evitabile.