FORMIA – La notte di San Silvestro sul lungomare di Santo Janni è stata teatro di un episodio di violenza che ha suscitato immediata attenzione, non solo per la brutalità dei fatti, ma per i profili dei protagonisti coinvolti. La rissa avvenuta all’esterno dell’Hotel Bajamar ha portato alla luce dinamiche e personaggi che richiamano a scenari criminali di alto calibro, facendo ipotizzare collegamenti con il mondo della criminalità organizzata.
La fuga di un volto noto
Tra i dettagli che emergono, spicca la figura di Eduardo Parente, noto come Eddy, un uomo già conosciuto alle forze dell’ordine per il suo coinvolgimento nel processo Anni Duemila, uno dei più rilevanti casi di traffico di stupefacenti nel sud pontino. Parente, ferito al volto e alla testa, è riuscito a fuggire dalla scena della rissa, evitando il pronto soccorso dell’ospedale di Formia, distante appena due chilometri. Alcuni testimoni lo hanno riconosciuto immediatamente, sottolineando la sua pericolosità.
La dinamica dell’evento
Secondo le ricostruzioni preliminari, basate sulle immagini delle telecamere di sicurezza dell’hotel e delle aree circostanti, Eddy Parente si sarebbe presentato alla festa senza prenotazione, accompagnato da altre persone, nonostante il numero di partecipanti fosse già vicino al limite della capienza. La lite, poi degenerata in rissa, sarebbe scoppiata poco dopo con un altro uomo, identificato come S.R., residente a Formia. Rimane da chiarire se i due avessero conti in sospeso o se il contrasto sia nato esclusivamente durante la serata.
Un passato ingombrante
Per comprendere la portata della presenza di Parente, è necessario tornare al processo Anni Duemila, che ha messo sotto accusa un traffico di droga con presunti legami mafiosi. Nonostante le pesanti condanne iniziali, l’accusa ha subito diversi colpi in Cassazione, con annullamenti e rinvii a nuova valutazione in Appello. Lo scorso 5 dicembre, la revisione del caso ha portato alla scarcerazione di Eddy Parente, di suo fratello Francisco e di Ciro Bonifacio. In precedenza, Parente era stato condannato a 8 anni e 3 mesi di reclusione, mentre il fratello Francisco aveva ricevuto una pena di 7 anni e 4 mesi.
La figura di Eddy, soprannominato “il cileno” per le sue origini sudamericane, non è nuova nemmeno al contesto politico locale. Foto pubblicate sui suoi profili social lo mostrano presente a una festa per l’elezione del sindaco di Santi Cosma e Damiano, accanto ad amministratori locali, alimentando ulteriori interrogativi sui suoi legami e la sua influenza.
Un mercato della droga “senza conflitti”?
Il traffico di stupefacenti descritto nel processo Anni Duemila si concentra prevalentemente nell’area tra Castelforte e Santi Cosma e Damiano, lasciando Formia fuori dai giochi principali. Qui, infatti, il controllo del mercato è affidato ad altri gruppi, con i quali, almeno finora, non sembrano esserci stati scontri significativi.
Le domande ancora aperte
Resta da capire cosa abbia scatenato la violenza di Capodanno e quale fosse il ruolo di Eduardo Parente nella vicenda. Si tratta di un episodio isolato o il segnale di tensioni crescenti? Gli inquirenti stanno analizzando ogni dettaglio, mentre la comunità osserva con apprensione, consapevole che la tranquillità apparente del lungomare di Santo Janni potrebbe essere stata solo un’illusione.