TERRACINA – Con l’arrivo delle festività natalizie, l’Ospedale di Terracina ha ricevuto un “regalo” tutt’altro che gradito: la sospensione dei ricoveri nel reparto di ortopedia. A denunciare la situazione è Arcangelo Palmacci, Presidente Provinciale di Azione e Segretario locale di Terracina, che in una nota stampa solleva preoccupazioni e dubbi sul futuro dei servizi ortopedici nella struttura sanitaria.
La situazione: pazienti dirottati e ambulatori riorganizzati
Secondo quanto dichiarato da Palmacci, la direzione medica della Asl Latina, responsabile del presidio Terracina-Fondi, ha deciso di sospendere gli interventi chirurgici ortopedici, costringendo i pazienti a rivolgersi agli ospedali Santa Maria Goretti di Latina o Dono Svizzero di Formia. “Con l’arrivo di Babbo Natale all’Ospedale di Terracina sono stati bloccati i ricoveri in ortopedia,” dichiara Palmacci. “La direzione medica non assicura gli interventi chirurgici ortopedici nel nostro ospedale, causando il trasferimento dei pazienti verso altri ospedali.”
Parallelamente, le attività ambulatoriali di ortopedia sono state affidate al reparto di chirurgia generale dello stesso ospedale di Terracina. “Questa decisione, questo ulteriore disservizio, non può che suscitare preoccupazione e frustrazione per la qualità dell’assistenza sanitaria e per la continuità dei trattamenti in ortopedia,” sottolinea.
Dubbi sulla qualità dell’assistenza
Un ulteriore punto di preoccupazione riguarda la qualità e la specializzazione delle cure. Sebbene Palmacci riconosca la professionalità dei medici del reparto di chirurgia generale, evidenzia come “la gestione delle patologie ortopediche richieda competenze altamente specialistiche, difficili da garantire in assenza di un reparto dedicato.” Questo, secondo il Segretario, rischia di minare la fiducia dei cittadini nella capacità del nosocomio di fornire cure adeguate.
“Inoltre, il trasferimento dei pazienti verso altri ospedali comporta lunghi tempi di attesa e disagi legati agli spostamenti, con un conseguente rallentamento delle prestazioni,” aggiunge Palmacci.
Mancanza di trasparenza e ipotesi di chiusura
Punto critico della questione, denuncia Palmacci, è l’assenza di una comunicazione chiara da parte della direzione sanitaria. “I cittadini non sono stati minimamente informati riguardo alle ragioni di questa decisione né alle tempistiche previste per il ripristino dei normali servizi ortopedici,” afferma.
E aggiunge una riflessione preoccupante: “A meno che questa decisione non sia propedeutica alla soppressione definitiva dell’ortopedia dall’Ospedale di Terracina e alla sua inglobazione nella chirurgia generale. Insomma, una sorta di ‘prova generale’ in vista della chiusura definitiva.”
L’appello alla Direzione Generale
In conclusione, Palmacci si rivolge alla neo-nominata Direttrice Generale della Asl Latina, chiedendo chiarezza e interventi risolutivi. “La Direttrice Generale ha nulla da dire?”, domanda retoricamente. “Questa situazione sta generando frustrazione e incertezza tra i cittadini, che meritano risposte trasparenti e soluzioni concrete.”
Un sistema sanitario in sofferenza
“La vicenda dell’ortopedia di Terracina è solo l’ultimo esempio di una sanità territoriale che fatica a garantire continuità e qualità nei servizi,” conclude Palmacci. “Non possiamo permettere che i cittadini continuino a pagare il prezzo di scelte che penalizzano il loro diritto alla salute.”