LATINA – Roberto Mengoni, il 28enne di Latina arrestato nei giorni scorsi per aver sparato al padre Franco Mengoni, è stato interrogato questa mattina, 30 dicembre, dalla giudice per le indagini preliminari Laura Morselli. Durante l’interrogatorio, il giovane ha fornito la sua versione dei fatti, sostenendo che i colpi di pistola sarebbero partiti accidentalmente.
I fatti e la ricostruzione della lite
L’episodio risale al pomeriggio del 26 dicembre, nella casa di via Appio Claudio Cieco, nel quartiere Campo Boario di Latina. Franco Mengoni era stato trovato dalla polizia con ferite da arma da fuoco allo sterno, all’ascella sinistra e al braccio destro, oltre a escoriazioni su una mano. Trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti, è stato ricoverato con una prognosi di 40 giorni.
Inizialmente, l’uomo aveva dichiarato di non sapere chi fosse l’autore dell’aggressione, ma le indagini successive hanno fatto emergere la lite tra padre e figlio come causa scatenante. Secondo le prime informazioni, la discussione era iniziata per questioni personali e vecchi rancori.
La versione di Roberto Mengoni
Davanti al gip, Roberto Mengoni ha raccontato di un rapporto conflittuale con il padre, motivo per cui aveva preso le distanze da lui da tempo. Tuttavia, il giorno di Santo Stefano, Franco Mengoni si era presentato nell’abitazione del figlio dopo averlo chiamato ripetutamente senza ricevere risposta. Ne era nata una discussione animata, culminata con l’estrazione di una pistola.
Il 28enne ha dichiarato che i colpi sarebbero partiti inavvertitamente durante il confronto. Una versione che, però, dovrà essere verificata dagli inquirenti, dato che l’uomo è accusato di tentato omicidio.
Dopo l’aggressione, Roberto Mengoni era fuggito, rifugiandosi in casa di un amico che gli aveva offerto ospitalità. La sua latitanza è durata meno di 24 ore: la polizia lo ha rintracciato e arrestato il giorno successivo, in un’abitazione di via Nascosa.
Custodia cautelare confermata
L’arresto è stato convalidato e la giudice Laura Morselli ha disposto la custodia cautelare in carcere per il giovane. Gli avvocati difensori Giancarlo Vitelli e Alessia Righi hanno annunciato che presenteranno ulteriori elementi per chiarire la posizione del loro assistito.
L’episodio ha destato grande sconcerto nella comunità locale, soprattutto per il coinvolgimento di un’intera famiglia in una vicenda tanto drammatica. Le indagini continuano per chiarire ulteriormente la dinamica dell’episodio e verificare la veridicità delle dichiarazioni di Roberto Mengoni.