Operazione tra Fondi e Ardea: sequestrati armi, munizioni ed esplosivo dai Carabinieri

FONDI – Un’importante operazione dei Carabinieri ha portato al sequestro di un vasto arsenale di armi, munizioni ed esplosivi nella giornata del 28 dicembre. L’attività, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Latina con il supporto tecnico del ROS di Roma, del Nucleo Artificieri di Roma e dell’unità cinofila antiesplosivo di Ciampino, si è svolta in un’area agricola di Fondi e nel comune di Ardea.

Un arsenale nascosto sottoterra

L’indagine, avviata grazie a una mirata attività info-investigativa, ha portato i militari a perquisire un terreno incolto, dove erano stati seppelliti contenitori di plastica con un vero e proprio arsenale. Tra gli oggetti sequestrati: un fucile da caccia con matricola abrasa, una mitraglietta priva di matricola, oltre 2300 munizioni di vario calibro, due caricatori per la mitraglietta, un ordigno esplosivo artigianale cilindrico del peso di 470 grammi, dotato di miccia pirotecnica.

L’ordigno è stato rimosso e fatto brillare in sicurezza dagli specialisti del Nucleo Artificieri direttamente sul posto. Ad Ardea, invece, sono state rinvenute ulteriori 22 munizioni per pistola.

Un’operazione ad ampio raggio

Quanto sequestrato è stato affidato in custodia per ulteriori accertamenti di laboratorio da parte del Ra.C.I.S. Carabinieri. Questo intervento si colloca nel più ampio contesto delle operazioni volte al contrasto della criminalità organizzata nella provincia di Latina. Solo a fine novembre, una maxi operazione aveva portato allo smantellamento del gruppo fondano-pontino, guidato da Massimiliano Del Vecchio, attualmente latitante, e Johnny Lauretti.

Lotta alla criminalità

Il sequestro di armi ed esplosivi rappresenta un duro colpo per le attività criminali locali e sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza del territorio. Le indagini proseguono per identificare eventuali ulteriori responsabili collegati a quanto rinvenuto e per prevenire possibili utilizzi futuri delle armi sequestrate.